E’ una vergogna che delle donne, studentesse che frequentano una università maciullata dalle proposte della Gelmini e del governo delle destre, si mettano in posa da “camionista” per sostenere una dei peggiori ministri della storia della Repubblca: la replicante che con la scusa di far quadrare i conti, taglia quello che dovrebbe essere il servizio primario di un paese civile, ovvero la scuola, e tenta di imporre una istruzione pubblica dequalificata, razzista, filocattolica per le classi popolari, a vantaggio di una scuola élitaria per quelle dominanti.
Cosa c’entri un calendario con culi e tette al vento se non a supplire quello che la Gelmini non può fare, a differenza della sua collega Carfagna, che ci aveva pensato per tempo e in proprio, non si capisce.

Eloquenti le dichiarazione della bellona mantovana di turno: {{anche da laureati potremmo finire a lavorare in officina!}} Non è proprio così, visto che a mandare i figli dei lavoratori in officina e con contratti da apprendista o comunque precari per sempre, ci aveva già pensato la ministra Moratti, separando la formazione professionale dall’istruzione, così da tornare ai bei vecchi tempi, quando per i figli degli operai iscriversi al liceo era una chimera. Per loro c’erano le “commerciali”, l’apprendimento di un lavoro manuale e …. via andare!

{{Alla nostra bella compaesana, se si laurea, oltre ai calendari, al massimo, potrebbe capitare un impiego precario in un call center!}} In officina ci finirà solo nel calendario appeso al muro, a dar continuità a quella becera {{cultura maschilista da caserma}} che, non c’è che dire, è stata tuttavia capace di portare donne di alto profilo a dirigere ministeri importanti…. Ecco, visti i precedenti, a questo potrebbe ambire!

Prendiamo atto che propagandare una scuola pubblica a cui, oltre ai taglii, sono state imposte due ore obbligatorie di religione cattolica i cui insegnati, scelti dalla curia, sono pressochè inamovibili per legge, la bellona mantovana e le sue amiche pro Gelinini abbiano dovuto metterci il culo: {{segno inequivocabile di dove la ministra e il suo governo di fascisti vuole mandare la scuola pubblica}}.

Nella giornata contro la violenza maschile sulle donne, da femminste e antifasciste non ci arrendiamo alla cultura patriarcale dominante e proseguiremo la lotta per un mondo di eguali nelle differenze, di diritti e libertà: {{boicottiamo il calendario con la mantovana in mutande a sostenere la distruzione della scuola pubblica}}, ricordandole il sentimento di vergogna che dovrebbe provare per essersi asservita ad una sottoculura maschilista e reazionaria che non cessa di far danni a tutte le donne che lavorano e lottano per una società migliore, ossequiosa a quei diritti civili ed antifascisti che la nostra Costituzione impone.

{
Collettivo femminista Colpo di Streghe
Mantova
info: colpodistreghe@alice.it}

La foto è tratta dal servizio di [Repubblica sul Flash Mob femminista del 20 novembre 2008->http://mmedia.kataweb.it/foto/3750163/flash-mob-contro-la-violenza-sulle-donne]