Una giovane donna è stata picchiata a Piazza Bellini, la scorsa notte, da una squadraccia di teste rasate. Ora è in ospedale e rischia lesioni permanenti ad un occhio. I suoi aguzzini non ammettevano che fosse lì senza “permesso” o protezioni.L’UDI di Napoli a Piazza Bellini ha inaugurato la Staffetta in Campania il 14 febbraio, scegliendo la libreria delle donne Evaluna, per rispondere ai numerosi episodi di violenza di cui la piazza era stata teatro.

Da sempre la violenza insegue le donne, le bracca, le invalida e le uccide. Tutti dicono a parole di non volere questo, ma mentre dicono continuano a picchiare, invalidare, uccidere, o a permettere che questo avvenga.

Gli assassini e i violenti si rendono, a volte, come in questo caso, riconoscibili come i mafiosi, i camorristi e gli sciupafemmine: si vantano e hanno l’ardire di tornare a delinquere negli stessi posti.
_ È un segnale solo per noi o lo sarà anche per chi deve garantirci una tranquilla padronanza delle nostre strade?

Questo paese sta subendo l’irresponsabile sfida a tutto il genere femminile, e noi sappiamo che il fine è metterci fuori gioco.
_ Ma noi torniamo sempre: per essere vicine a quella giovane donna brutalmente picchiata, come per denunciare che chi ha ucciso poche ore fa Annamaria Cirillo ha seguito un consiglio dato da molti ormai, fuori e dentro i tribunali, “ti conviene ammazzarla”

Noi affermarmiamo che nessuna è vilipesa e ferita senza la complicità della cultura dominante.

Saremo in Piazza Bellini Giovedì 25 sera alle 19, per affermare che c’è una responsabilità pubblica su tutto quanto avviene per le strade e nelle case su ognuna di noi e noi tutte.

Sarà un sit-in e una fiaccolata perché la Piazza sia ancora nostra e perché quella giovane donna possa tornarci senza paura.

Vivere senza violenza non è non è una speranza, è il nostro proposito.