Milano, 07 ottobre 2018 – Oltre 500 persone tra studenti, scienziat*, medici, politici di diversi schieramenti, intellettuali di spicco dello scenario culturale italiano e internazionale e cittadin* sensibili alle tematiche civili hanno preso parte attivamente a “Le libertà in Persona”, il congresso della libertà di scienza dell’Associazione Luca Coscioni. Ancora una volta, l’obiettivo è promuovere il tema della libertà di ricerca scientifica, un Diritto Umano attualmente fuori dal dibattito politico nonostante l’Italia ricopra solo il 26esimo posto al mondo a causa di un ingiustificato proibizionismo, di finanziamenti alla ricerca inferiori alla media europea e di un numero insufficiente di ricercatori (secondo una speciale classifica basata su dati messi a disposizione dalla Banca Mondiale, UNESCO, OECD, ed il World Economic Forum e su dati raccolti dall’Associazione stessa).

Si è parlato di tutti quei limiti responsabili della scarsa competitività nazionale nello scenario europeo in termini di SCIENZA E RICERCA SCIENTIFICA, FINE VITA, FECONDAZIONE ASSISTITA, GENOMA, DROGHE, CELLULE STAMINALI, BIOTECNOLOGIE, ABORTO, DISABILITÀ, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, LAICITÀ.

“La condivisione del risultato di ricerche, indagini e analisi, delle tecniche impiegate per produrle, delle scoperte, la promozione della conoscenza conseguente e la diffusione e accesso universale dei potenziali benefici degli sviluppi più recenti del progresso scientifico costituiscano un modello per il processo democratico che deve essere conosciuto e conoscibile per esser valutato e sostenuto come metodo di azione per conquiste di riforme di libertà e giustizia”, afferma Avv. Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione.

“Il tempo per il Parlamento e il Governo di scaricare le colpe sul passato è finito: le proibizioni che non vengono abolite saranno d’ora in poi anche loro responsabilità – dichiara Marco Cappato, tesoriere Associazione Luca Coscioni -. Noi non ci limitiamo ad avanzare richieste, perché in ogni caso proseguiremo le nostre azioni di disobbedienza civile”.

Queste, in conclusione e in sintesi  le richieste al Governo e ai relativi Ministri: Rimuovere i divieti alle Università per la partecipazione ad alcuni bandi europei sulle MALATTIE RARE; Una corretta applicazione della LEGGE 40 e la legalizzazione della ricerca sulle Blastocisti; Promuovere il metodo farmacologico della INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA estendendone l’applicazione fino al 63°giorno di amenorrea e in regime di day hospital e ambulatoriale e sostenere la campagna per ottenere la contraccezione gratuita, denunciare come in molte zone del paese si continui ad ostacolarne la piena applicazione; Proseguire il sostegno a chi chiede l’eutanasia e all’azione di disobbedienza civile di SOSeutanasia.it; operare per la piena applicazione della legge sulle DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO; Evitare che le tipologie di ausili contenuti nel NOMENCLATORE TARIFFARIO destinate ai bisogni più delicati e complessi siano acquistate e fornite per mezzo di gare d’appalto come previsto dalla nuova normativa; Chiedere la piena attuazione della “CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ DEL 2006”, e la piena predisposizione dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA);  Richiedere il superamento delle proibizioni in materia di OGM, rafforzare la ricerca in materia di biotecnologie vegetali anche attraverso sperimentazioni in campo aperto; Rimuovere gli ostacoli alla prescrizione della CANNABIS TERAPEUTICA superare il monopolio pubblico della produzione di infiorescenze; Includere tra i Livelli Essenziali di Assistenza la RIDUZIONE DEL DANNO a complemento della sua e operare perché questa venga conosciuta e rispettata pienamente.

Priorità di azione per i prossimi 12 mesi: rimuovere il divieto di partecipazione per le Università ad alcuni bandi europei sulle MALATTIE RARE, attualmente riservata solo agli Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) con esclusione immotivata da parte del Ministero per la Ricerca; monitorare la corretta applicazione della LEGGE 40 come modificata dalle sentenze della Corte Costituzionale, proseguire la campagna per legalizzare la ricerca sulle Blastocisti – anche anche alla luce dei primi risultati recentemente ottenuti all’estero sull’uomo  rimuovere gli ultimi divieti attivando, tra le altre cose, tutti gli strumenti strumenti necessari per una normativa sulla gestazione per altri;   promuovere la diffusione del metodo farmacologico della INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA estendendone l’applicazione fino al 63°giorno di amenorrea e in regime di day hospital e ambulatoriale e sostenere la campagna per ottenere la contraccezione gratuita, denunciare come, a 40 anni dall’approvazione della legge sull’aborto in Italia, in molte zone del paese si continui ad ostacolarne la piena applicazione, proseguire il sostegno a chi chiede l’eutanasia e all’azione di disobbedienza civile di SOSeutanasia.it; operare per la piena applicazione della legge sulle DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO;  evitare che le tipologie di ausili contenuti nel NOMENCLATORE TARIFFARIO destinate ai bisogni più delicati e complessi siano acquistate e fornite per mezzo di gare d’appalto come previsto dalla nuova normativa.

Far sì che venga istituito un Comitato “super partes” sui LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA che non sia composto da rappresentanti delle Regioni;  chiedere la piena attuazione della “CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ DEL 2006”, denunciando per condotta discriminatoria enti pubblici ed esercenti di servizi aperto al pubblico che violino i diritti previsti dalle leggi in vigore, e la mancata predisposizione dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA). Attivare gli strumenti previsti dalla Convenzione contro ogni forma di discriminazione nei confronti dei disabili;  sollecitare provvedimenti per la piena equivalenza in ogni sede della FIRMA DIGITALE alla firma autografa; sostenere il corretto recepimento della direttiva Comunitaria 2010/63/UE sulle SPERIMENTAZIONE ANIMALE e le azioni conseguenti alla procedura di infrazione nei confronti dell’Italia affinché vi possa essere l’adeguamento della norma di recepimento della direttiva.

RICERCA SCIENTIFICA E BIOTECNOLOGIE: anche sulla base della sentenza del 13 settembre 2017 della Corte europea di giustizia, richiedere il superamento delle proibizioni in materia di OGM, rafforzare la ricerca in materia di biotecnologie vegetali anche attraverso sperimentazioni in campo aperto, come già avviene in altri paesi europei, di piante studiate nei laboratori italiani; continuare ad agire per rimuovere gli ostacoli alla prescrizione della CANNABIS TERAPEUTICA superare il monopolio pubblico della produzione di infiorescenze; Promuovere studi sulla cannabis, a partire da quella Made in Italy, favorire l’avvio di trial clinici facendo tesoro degli esempi acquisiti negli ultimi mesi anche grazie all’organizzazione di incontri internazionali; promuovere la ricerca scientifica su piante e sostanze oggi proibite per poterle impiegare in contesti terapeutici e rilanciare la necessità della riforma del cosiddetto “controllo internazionale delle droghe”;  agire, di concerto con le altre associazioni con cui da qualche anno vengono promosse iniziative antiproibizioniste, per ottenere una definizione della RIDUZIONE DEL DANNO a complemento della sua inclusione tra i Livelli Essenziali di Assistenza e operare perché questa venga conosciuta e rispettata pienamente.

Considerato il rischio che TERAPIE AVANZATE ad alto costo non siano rimborsate dalla Sanità di Stati membri dell’Unione Europea, col risultato che il farmaco viene ritirato a danno delle persone affette da malattie rare, richiedere che una terapia avanzata – quando si dimostri sicura, con prove certe documentabili, inoppugnabili di efficacia e sia approvata dagli enti deputati come l’Agenzia europea per i medicinali EMA – sia obbligatoriamente riconosciuta e rimborsata.

Relativamente al SISTEMA SANITARIO NAZIONALE: operare per ottenere uno spostamento di risorse dal settore ospedaliero a quello della cronicità; rivolgere particolare attenzione alla salute mentale sostenendo le proposte della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica; rendere trasparente e senza conflitti di interesse l’attività di verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza; dare al cittadino un’effettiva capacità di scelta sottoponendo strutture e servizi sanitari a verifiche di efficienza e efficacia da parte di organismi indipendenti rendendo pubblici e accessibili i risultati; attivare iniziative per contrastare le attuali distorsioni nella formazione delle liste di attesa.