Care Organizzazioni dei diritti umani, mi chiamo Zeinab Jalalian. Sono una donna kurda di 27 anni e sono prigioniera politica. Mi trovo in prigione in Iran. Il Supremo Tribunale iraniano ha confermato la mia condanna a morte.“{Attualmente sono malata a causa delle torture subite e non ho alcun
legale che mi difenda. Voglio dirvi solo questo: il processo è durato
solo pochi minuti. Il tribunale mi ha detto: “Sei una nemica di Dio.
Devi essere impiccata al più presto.” Questo è stato il mio processo.
_ Ho chiesto al giudice di darmi il permesso di salutare mia madre e la mia famiglia.
_ Prima di essere giustiziata, lui mi ha detto “Sta zitta” e mi ha rifiutato il
permesso.}”

[Zeinab Jalalian->http://www.stopfundamentalism.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1033:woman-political-prisoner-in-danger-of-execution&catid=53:women&Itemid=4] (زینب جلالیان)

26.11.2009

Questa è la lettera di Zeinab Jalalian, dissidente curda di 27 anni, tradotta in
italiano
e in inglese, passata tra mani di donne, ricevuta da Maddalena Celano
in Rete, che ringrazio, e ritrovata nel web: è stata condannata
all’impiccagione dalla corte suprema di Sanandaj.

Solo pochi giorni fà scrissi
della condanna a morte per impiccagione del giovane oppositore curdo Ehsan
Fattahian.

‘Zanan’ (Donne), la principale pubblicazione femminile/femminista
iraniana, venne chiusa
nei primi mesi del 2008 per ordinanza di un tribunale iraniano.
_ ”La
rivista, fondata 16 anni fa era stata diretta da Shahla Sherkat, per
anni un punto di riferimento per le donne iraniane e la difesa dei loro
diritti. Pur trattando temi estremamente delicati come i crimini
d’onore, il commercio sessuale e le violenze domestiche, Zanan era
riuscita a evitare la censura del regime”.

Bella ciao! Anche le donne muoiono per la Libertà in nome della follia umana che si ritiene divina. Femminicidio anche questo.

Vivendo così come si muore
_ Contro l’omicidio di Stato

Zitte mai!