basta-484c6Ero a Berlino da mio figlio che viveva li, dovevo ripartire all’ alba dall’ aereoporto,circa sette anni fa: Federico prenotò un taxi che puntualmente fu sotto casa, e precisò che la mamma non parlava nessuna lingua oltre l’ italiano. Questo signore mi accompagnò all’ aereoporto, ma prima mi disse di aspettarlo in auto, si accertò che il mio volo ci fosse e pagai 20 euro.
Ero a Manchester con mia sorella Daniela e dovevamo ripartire la mattina presto per l’ aereoporto. Mio nipote prenotò un taxi che ci portò con i bagagli alla fermata del bus per l’ aereoporto: pagammo neanche 5 euro e intanto avevamo appreso che la sera tardi anche i minori, i giovani, TUTTI…avevano modo di pagare cifre risibili per tornare a casa e non rischiare incontri indesiderati e multe per casi di superamento “bevute”.
Ero a Roma, come c’ero per 53 anni senza patente ma questo accadeva 6 mesi fa quando dovevo andare per un’urgente esame all’ospedale oftalmico, da Capranica (dove risiedo da 14 anni). Ho aspettato 40 minuti l’autobus dalla stazione al posto suddetto, poi ho ho fatto a piedi tutto il percorso e non vidi passare nessun 990. Cara signora Virginia Raggi e non potevo chiedere a lei i soldi del taxi.
Ero e sono una donna che è stata una bambina fortunata perchè non ha mai visto violenze in famiglia e intorno a sè, alle elementari scoprimmo con la maestra, che una nostra compagna abitava in una baracca sul Tevere e aveva paura dei topi che aggredivano lei e la sorellina, facemmo di tutto per aiutarla.
CHE NE E’ STATO DI QUELLE DONNE?
una bambina di 7 anni, vent’anni fa subì ripetutamente le violenze del compagno di suo madre quando andava, lei, al lavoro e ieri si è appreso che il processo è andato prescritto e quel mostro non ha pagato nulla, mostruosa giustizia, mostruoso stato, mostruosa società che ha affidato tutto a questo strumento che imprigiona l’umanità anzichè liberare i nostri sentimenti e azioni reali per i diritti di tutte e tutti.