Shirin Ebadi e altre sei firmatarie dell’appello, tra cui note
figure attiviste per il diritto delle donne iraniane, hanno dichiarato che
inizieranno un sit-in a partire dal 20 dicembre 2010 davanti agli uffici delle Nazioni Unite a Ginevra, fino al rilascio della loro collega Nasrin Sotoudeh dal carcere di Evin dove si trova in isolamento.
Popoli amanti della libertà del Mondo,

La vita di Nasrin Sotoudeh, avvocato e difensore dei diritti umani, attivista per i diritti
delle donne in Iran, è in grave pericolo. Nasrin Sotoudeh è stata arrestata dalle autorità
iraniane il 4 settembre 2010 per le sue attività in favore dei diritti umani e ormai da
più di 103 giorni si trova in carcere.

Il procuratore del carcere Evin ha accusato questa
coraggiosa avvocatessa di attività propagandistiche contro il regime e di attività
contro la sicurezza nazionale. Secondo il codice penale iraniano, i capi di imputazione
devono essere formulati entro un massimo di 7 giorni dalla conclusione delle indagini
preliminari.

Inoltre, secondo il codice penale iraniano, è illegale tenere il detenuto in cella
d’isolamento una volta formulati i capi di imputazione e dopo l’inizio del processo;
ma la signora Sotoudeh si trova in cella d’isolamento dal primo giorno del suo arresto,
cioè da oltre 103 giorni e le ripetute richieste della stessa e del suo avvocato
diffensore, affinché venga rispettata la legge, sono state ignorate: di conseguenza,
Nasrin Sotoudeh, sin dal quattro dicembre scorso, sta effettuando lo sciopero della
fame e della sete per protesta contro la non applicazione della normativa vigente.
Purtroppo, le autorità giudiziarie, ignorando le sue richieste, hanno mosso nuove
accuse contro di lei, come il reato di non aver rispettato il codice di abbigliamento
islamico.

Noi, gruppo di attiviste per i diritti delle donne, firmatarie di questo comunicato, che
da anni abbiamo l’onore di collaborare con questa coraggiosa avvocatessa dalla quale,
in passato, alcune di noi sono state difese, per esprimerLe la nostra solidarietà e in
segno di protesta contro la violazione dei suoi diritti, cominceremo un sit-in davanti
alla sede dell’ONU di Ginevra a partire da lunedì 20 dicembre prossimo venturo.

Facciamo appello a tutti gli amanti della libertà, a chi lotta per i diritti delle donne e
per i diritti universali, affinché si uniscano a noi, per chiedere la liberazione
immediata di Nasrin Sotoudeh, partecipando al nostro sit-in, inviando e-mail e lettere
di protesta al governo iraniano, effettuando i sit-in anche davanti alle ambasciate
iraniane nei vari paesi (con i mezzi consentiti).

Chiediamo il loro aiuto per far arrivare
a tutto il mondo la voce della giustizia per la nostra collega in carcere.

– {{Firmatarie}}:
_ Shirin Ebadi (avvocatessa e premio nobel per la pace 2003), – Khadijeh Moghaddam
(attivista e ricercatrice degli studi di genere),
_ Mansoureh Shojaee (scrittrice e fondatrice della
biblioteca Sediqeh Dowlatabadi),
_ Parvin Ardalan (giornalista, attivista per i diritti delle donne e
fondatrice della Campagna di un milione di firme),
_ Shadi Sadr (giornalista, avvocatessa e membro
della Campagna “Stop alla lapidazione”),
_ Asieh Amini (giornalista e attivista per i diritti delle donne),
_ Mahboubeh Abbasgholizadeh (giornalista, attivista per i diritti delle donne e membro della
Campagna “Stop alla lapidazione”).