Anche quest’anno nel giorno di primavera vogliamo ricordare le vittime innocenti delle mafi. Il 21 marzo del 2016 più di 350.000 persone si sono ritrovate insieme in migliaia di piazze, scuole, parrocchie e associazioni in tutta Italia per partecipare alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che Libera celebra dal 1996 ogni 21 marzo, primo giorno di primavera e simbolo di rinascita.
Un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano e diviene un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, senza dimenticare le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.
Per tutti, il 21 marzo esprime il nostro impegno quotidiano per costruire nel Paese una memoria responsabile e condivisa che dal ricordo può generare impegno e giustizia sociale. Il 21marzosocialday è stato realizzato grazie all’indispensabile contributo di tutti gli autori dei video che hanno risposto all’appello di Libera per raccontare insieme questa Giornata.- Replicando la “formula” adottata negli ultimi due anni, prima a Messina, e lo scorso anno a Locri, il 21 marzo Foggia sarà la “piazza” principale, ma simultaneamente, in migliaia di luoghi d’Italia, dell’Europa e dell’America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime e, di seguito, con momenti di riflessione e approfondimento. Insieme per ricordare le oltre 900 vittime innocenti delle mafie con la lettura dei loro nomi e per farsi portavoce di una richiesta di verità e giustizia. A sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze. Volti di un Paese magari imperfetto, ma pulito e operoso, che non si limita a constatare ciò che non va, ma si mette in gioco per farlo andare.

IN ITALIA:  Piemonte – Saluzzo (CN) – Piazza Giuseppe Garibaldi – piemonte@libera.it – Liguria – Sarzana (SP) – Piazza Matteotti – liguria@libera.it – Umbria – Gubbio (PG) – Palazzo dei Consoli in Piazza Grande – umbria@libera.it – Veneto – Padova – Piazza Eremitani – padova@libera.it – Trentino – Rovereto – trentino@libera.it – Marche – Jesi (AN) – Piazza della Repubblica – marche@libera.it – Calabria – Vibo Valentia – Piazza Martiri D’Ungheria – 21marzocalabria@gmail.com – Campania – Pompei-Scafati – Via Melchiade – campania@libera.it – Friuli VG – Muggia (TS) – Piazza Marconi – trieste@libera.it – Lombardia – Mantova – Piazza Sordello – lombardia@libera.it – Molise – Campobasso – Salita Santa Cristina (bene confiscato) – molise@libera.it – Emilia Romagna – Parma – Piazza Garibaldi – emiliaromagna@libera.it – Abruzzo – Sulmona (AQ) – Parco Fluviale – abruzzo@libera.it – Valle d’Aosta – St. Vincent (AO) – Palais Piazza del Municipio – aosta@libera.it – Toscana – Pisa – Piazza dei Cavalieri – toscana@libera.it – Alto Adige – Bolzano – Piazza Tribunale – altoadigesudtirol@libera.it- Sardegna – Alghero (SS) – Piazza Sulis – sardegna@libera.it – Sicilia – Catania – Piazza Lanza, spazio retrostante Casa Circondariale – 21marzosicilia@libera.it – Basilicata –  Sarconi (PZ) – Piazza Aldo Moro – basilicata@libera.it -Lazio – Roma – Piazza Vittorio – 21marzo.liberaroma@gmail.com

Località internazionali dove si svolgeranno iniziative nella giornata del 21 marzo –

IN EUROPA: Berlino, Parigi, Marsiglia, Bruxelles, Debrecen, Tenerife, Strasburgo, La Valletta, Copenaghen, Rotterdam

AMERICA LATINA: Città del Messico- Messico, Bogotà- Colombia, Salvador del Bahia- Brasile,Città del Guatemala -Guatemala,Buenos Aires- Argentina, Maracaibo- Venezuela, La Paz- Bolivia

IN AFRICA: Tunisi

Puo essere interessante leggere il libro Non a caso di Daniela Marconi edito da La Meridiana con la prefazione di Luigi Ciotti.

Non a casa si diventa vittime innocenti di mafia. Perché non è mai il caso a premere il grilletto o a programmare un attentato neanche quando casualmente si muore perché si era lì in quel momento. La mafia che uccide non lo fa mai per caso. E il ricordo di ognuna delle vittime non può legarsi all’idea che sia accaduto per un puro caso del destino. La memoria parte da questa chiarezza. E dalla consapevolezza che ricostruire il vissuto di ognuno, raccontarlo, ci è indispensabile per non cadere noi nel dubbio che casualmente accadono delitti mafiosi. Queste pagine nascono dall’esigenza morale di cominciare a costruire ed avere memoria comune delle vittime pugliesi di mafia. Non sono poche. Alcune uccise nella loro stessa città, altre in città dove lavoravano a fianco di nomi noti delle lotte alle mafie. Ognuna di loro era con lucida consapevolezza dall’altra parte rispetto a coloro che li hanno ammazzati. Non sono morti per caso. Non devono essere morti invano. È un libro a più voci, con nomi e storie di uomini e donne, ragazzi che “non sono morti per una targa, una lapide, un discorso commemorativo, ma per un ideale di giustizia che sta a tutti noi realizzare. Queste pagine ci dicono che ricordare non basta: occorre trasformare la memoria in memoria viva, ossia in impegno a costruire una società diversa, formata da persone che si oppongono, non solo a parole, ma con le scelte e i comportamenti, alle ingiustizie, alle violenze, alla corruzione”.