Mercoledì 1 ottobre l’Assessore alla Sanità Bissoni presenta in Consiglio Regionale le nuove Linee guida per l’applicazione della legge 194.
Invitiamo tutte alla consegna delle nostre linee guida per l’autodeterminazione delle donne: Mercoledì 1 ottobre ore 14
c/o Sede della Regione Emilia Romagna.
L’accesso all’Interruzione Volontaria di Gravidanza anche nella nostra Regione è sempre più ostacolato {{dall’aumento dei medici obiettori di coscienza negli ambulatori, nei consultori e negli ospedali}}.
In questo ultimo anno sempre più donne hanno denunciato disagi e difficoltà nel rivolgersi al servizio pubblico per effettuare l’IVG o anche solo per ottenere la prescrizione della cosiddetta “pillola del giorno dopo”, un farmaco contraccettivo volutamente scambiato anche dai farmacisti per un farmaco abortivo.

Il diritto delle donne a gestire autonomamente la propria vita e il proprio corpo è al centro di una campagna politica e mediatica di criminalizzazione del ricorso all’IVG, sfociata in episodi di violenza dello Stato sulle donne, come accaduto nel Policlinico di {{Napoli}} lo scorso febbraio (quando la Polizia ha fatto irruzione nel reparto ospedaliero per sequestrare il feto ed interrogare una donna che si era sottoposta ad aborto terapeutico) o come accaduto a {{Treviso}} a metà settembre dove le Forze dell’ordine hanno arrestato in ospedale una donna migrante senza documenti che si era appena sottoposta all’IVG.
A {{Bologna}} ogni martedì le donne che entrano nel Reparto di Maternità del S.Orsola sono costrette a sottoporsi alle molestie degli antiabortisti, che da anni manifestano indisturbati la loro intollernza e il fanatismo sulla soglia dell’Ospedale, colpevolizzando le donne e la loro scelta.

Come se non bastasse, l’Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna vuole ora orientare l’applicazione della Legge 194 verso {{una maggiore collaborazione dei Consultori della regione con le associazioni di volontariato}}, in un’ottica di piena applicazione della legge che riduca il numero delle interruzioni di gravidanza.

Come donne che difendono ogni giorno il diritto a poter scegliere liberamente ed in piena autonomia del proprio corpo non possiamo che inorridire di fronte all’ennesimo tentativo di estendere una nuova forma di controllo sulle nostre vite tramite {{linee guida che riconoscono all’associazionismo antiabortista la facoltà di intervenire sul tema della sessualità e della riproduzione.}} Non vogliamo Linee guida che un domani possano condurre a convenzioni e protocolli con le associazioni di volontariato Pro-life.

Esigiamo una migliore applicazione della Legge 194 che vada nella direzione di {{garantire a tutte le donne – italiane e migranti – l’accesso all’IVG secondo una procedura rapida e semplice}}, nella più vicina struttura ospedaliera.

Siamo ben consapevoli, perché continuamente lo sperimentiamo sui nostri corpi, che sul tema dell’aborto si riflettono i tentativi di normare e assoggettare la libertà delle donne, ma anche, purtroppo, le tristi dinamiche di produzione del consenso interne ai partiti, come dimostrano le dichiarazioni di Bissoni, esponente del Partito Democratico.

{{Per questi motivi le Linee guida e di indirizzo sulla salute delle donne le vogliamo dettare noi donne!}}

Contraccezione gratuita ed accessibile!
Difesa dei consultori come luoghi della libertà di scelta!

{{Nessun “pro-life” dentro i nostri consultori!}}

Guai a chi ci tocca! – Bologna
Collettivo Spam – Parma
Lab. Paz – Rimini
Lab. AQ16 – Reggio Emilia

{{appuntamento: Mercoledì 1 ottobre ore 14
c/o Sede della Regione Emilia Romagna
Via Aldo Moro n. 50 (Zona Fiera) Bologna
Bus 28, 10, 35}}

Consulta lo speciale su
http://www.globalproject.info/art-17001.html

{Guai a chi ci tocca

guaiachicitocca@gmail.com
www.myspace.com/guaiachicitocca}