Leda Colombini, dopo tanti anni di attività politica in prima fila, continuava ad impegnarsi con l’associazione “A Roma insieme” nel campo dei diritti nelle carceri; si è sentita male mentre usciva dal carcere di Rebibbia a Roma dove era stato inaugurato il nuovo anno del progetto “Leggere e conversare in carcere”.
Aveva tenuto ” un suo bellissimo discorso (come sono sempre quelli di Leda) ai detenuti” dice {{Misa Chiavari}} che era con lei e che ha chiamato i soccorsi. Ma la solita corsa fra ospedali non è servita a salvarla.

.”Un esempio da non dimenticare” afferma la presidente dei senatori del Pd, {{Anna Finocchiaro}} in una sua dichiarazione diffura dall’agenzia Asca :”Con Leda Colombini non scompare un personaggio politico, un’esponente della Resistenza al nazifascismo e una personalita’ di grande rilievo della storia d’Italia, ma molto di piu”’.”Leda e’ stata una figlia del popolo che ha interamente dedicato la propria vita, fin da giovanissima, agli ideali di liberta’ ed uguaglianza, parole che forse qualcuno vorrebbe forse far apparire desuete, ma che sono quanto mai essenziali per descrivere l’opera e l’esistenza di Leda Colombini oltre che lo spirito che ha animato la costruzione dell’Italia repubblicana. La sua scomparsa rattrista tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerla e anche a tutti quelli che, accostandosi alla vita politica, hanno trovato in lei un esempio e, nel caso di chi parla, amicizia ed incoraggiamento.”

“Storia di Leda. Da bracciante a dirigente di partito” è il libro delle edizioni FrancoAngeli in cui Francesco Piva ripercorre i tratti salienti della sua vita politica.

Leda Colombini sarà ricordata {{venerdì 7 dicembre dalle 9 alle 14 al Tempietto egizio al Verano e sabato dalle 10.30 alle 12 al Nuovo Complesso di Rebibbia in via Rodolfo Maietti, 70}}