LAIGA, Libera Associazione Italiana  Ginecologi per l’applicazione legge 194/78, VITA DI DONNA e CGIL

Martedì 22 novembre, ore 15, nel centro congressi della Casa Internazionale delle Donne – via della Lungara 19. (Disponibile un servizio navetta a chiamata dal parcheggio del Terminal Gianicolo).  Lectio magistralis del dottor Christian Fiala

ginecologo austriaco, presidente della FIAPAC, International Federation of Professionall abortion and Contraception Associates,  che presenterà un quadro dell’obiezione di coscienza in Italia e in Europa.
Il dottor Fiala sul caso di Valentina Milluzzo non ha dubbi: “Si tratta di una morte causata da obiezione di coscienza”
Segue dibattito con:

I punti chiave:

In Italia non solo l’obiezione di coscienza ma anche l’abuso di obiezione di coscienza mette a rischio la salute delle donne e lede i loro diritti sessuali e riproduttivi.

  • Cosa si intende per abuso di obiezione di coscienza? Gli anestesisti non fanno le anestesie, gli attrezzisti di sala non preparano i ferri per gli interventi abortivi, le infermiere non trasportano barelle con pazienti che devono effettuare l’interruzione di gravidanza, con la diretta conseguenza che i pochi medici non obiettori di coscienza devono espletare anche queste attività, togliendo tempo al lavoro vero e proprio.
  • “L’obiezione riguarda attività legate in maniera indissolubile, in senso spaziale e cronologico e tecnico , all’intervento abortivo, cosicchè con esse non sia più data la possibilità di desistenza dalla volontà di abortire” . Deve trattarsi cioè di un atto tipico della sola procedura abortiva e non comune ad altri interventi sanitari. mNon è legittima l’obiezione per le condizioni preparatorie,di routine per molteplici  interventi, non specificatamente e  necessariamente dirette all’effettuazione di un aborto che è procedura successiva
  • E’ importante  che  siano conosciuti i limiti all’obiezione  al fine di non permettere disoneste forme di boicottaggio atte a perpetuare il ben piu’ remunerativo mercato degli aborti clandestini

I casi finiti in tribunale

  • La Pretura di Ancona nel 1979 si era occupata di un caso di un cardiologo che invocando obiezione di coscienza si era rifiutato di eseguire un elettrocardiogramma che precedeva un’interruzione volontaria di gravidanza. Coloro che facevano parte dei laboratori analisi  non volevano fare le analisi per gli interventi. Nel 1983 la pretura di Penne si è pronunciata condannando il rifiuto di alcune ostetriche obiettrici di preparare il campo sterile per la collocazione  di una candeletta di laminaria nell’utero. Il giudice ha ritenuto che l’obiettore possa rifiutare solo leattività legate  in maniera indissolubile con l’intervento abortivo,in senso spaziale e cronologico e tecnico  all’intervento abortivo,cosicchè con esse non sia più data la possibilità di desistenza dalla volontà di abortire”. La condanna è stata di Reato di omissione di atti d’ufficio di cui all’art 328 c.p.
  • Queste sentenze sono intervenute per correggere quella che in molti ospedali  si è tradotta in obiezione di struttura  là dove da obiettori si passa ad essere dei boicottatori della legge. Infatti non ha alcun senso monitorare l’obiezione di coscienza del personale paramedico (ancora adesso molte infermiere rifiutano di portare la pillola abortiva sul tavolo di fronte alla paziente che la prenderà e deciderà di ingoiarla).

Le soluzioni proposte da Laiga

  • Stabilire nei concorsi pubblici una quota del 50 per cento di posti riservata a medici non obiettori;
  • creare delle unità operative negli ospedali solo per queste funzioni, in modo da meglio organizzare l’attività;
  • studiare la richiesta di interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg) per capire se i non obiettori sono in numero sufficiente per soddisfare la domanda;
  • prevedere almeno un ospedale per provincia dove si eseguano Ivg sia entro i 90 giorni, sia dopo questo termine;
  • nominare assolutamente ed indiscutibilmente , a capo dei centri di diagnostica prenatale ginecologi non obiettori affinché, nel momento in cui venisse evidenziata la malformazione di un feto, la paziente fosse poi seguita in tutte le fasi successive, anche qualora decidesse di non proseguire la gravidanza.
  • mobilitare gli obiettori a fare contraccezione nelle scuole poiché a causa della loro obiezione ilo stato deve spendere per prendere altri colleghi a gettone ,dovrebbero lavorare ore in più gratuitamente, (facendo contraccezione nelle scuole per esempio).
  • I non obiettori dovrebbero avere un ‘incentivo economico rispetto agli obiettori
  • per questi centri IVG è indispensabile che vi sia più di un collega non obiettore. Infatti questi interventi hanno carattere di urgenza  .Non sono come interventi di chirurgia plastica o altro che possono aspettare le liste di attesa .Se l’unico operatore si ammala o va in ferie, il servizio viene chiuso e questo costringe le donne ad andare nel clandestino.

 

 

INCIDENZA OBIEZIONE IN EUROPA

FRANCIA 7%  REGNO UNITO 10%  SVEZIA 0%  ITALIA 70%

 

N.B. Uno studio sistematico a livello europeo del fenomeno dell’obiezione di coscienza non esiste perché non ritengono come da noi che il problema sia tanto rilevante da richiedere un approfondimento. In altre parole: non ostacola il servizio pubblico

 

ABORTO NEL MONDO

mappa di morte da aborto non sicuri
mappa di morte da aborto non sicuri

 

mappa aborto sicuro
mappa aborto sicuro

 

 

NEL MONDO IL 40% delle gravidanze sono inaspettate

¼ di tutte le donne incinte o terrà un bambino che non voleva o ricorrerà all’aborto

il 49% dei 43.8milioni di aborti che avviene nel mondo ogni anno sono non sicuri e nella maggior parte illegali

Si stima che 47,000 donne muiano ogni anno per aborto non sicuro e che 8.5 milioni riportino danni alla salute dopo di essi