Il Tg3 ha intervistato una giovane donna con scolapasta guarnito di fiori in testa, lo slogan delle donne in testa al corteo NoTav con cesoie in mano è “Le donne della Val Susa si danno da fare, sanno cucire ma anche
tagliare”Vecchie e giovani, tante valsusine hanno partecipato al corteo NoTav contro la costruzione della linea ferroviaria veloce Torino-Lione partito verso le 11.30 da Giaglione, paese della Val Susa. Hanno tagliato con cesoie le reti installate dalle forze dell’ordine lungo la stada fino alla zona rossa per significare la loro riappriopriazione di quella zona del loro territorio.

Per itinerari diversi, più o meno a rischio e più o meno faticosi, donne e uomini, famiglie sono arrivate alla Baita nella zona rossa, obiettivo principale del [comitato NoTav->http://www.notav.info], aggirando il blocco delle forze dell’ordine.

Dopo una breve assemblea in baita, verso le 15, la manifestazione è stata dichiarata chiusa: in poche persone resteranno ad occupare la baita, il grosso del corteo ridiscende a valle.

Non si registrano incidenti. Il comitato ha sempre sostenuto il carattere pacifico della manifestazione mentre circolavano sui media timori ed apprensioni per eventuali violenze: lo scolapasta vs il casco.

Blocchi stradali controllavano l’accesso alla Val di Susa alla ricerca di
tutto ciò che avrebbe potuto servire per un assalto violento.

Tra chi manifestava sono comparse anche alcune grandi cesoie in compensato
con arrotolata una rete di plastica e tronchesi in cartongesso a
simboleggiare il taglio delle recinzioni del cantiere.

Ma è chiaro che la vicenda NoTav non finisce qui.