Nel programma del Festival della Filosofia di quest’anno che affronta il tema della Natura, una “conferenza buffa sul tema delle mestruazioni tra antropologia, ricerche di mercato,
superstizione, letteratura e pubblicità con le ali”
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{{Sabato 17 settembre 2011 alle ore 21 a Modena}}, presso la Sala delle Dame (Istituto Venturi) andrà in scena lo spettacolo teatrale “Corpi Impuri” di e con {{Marinella Manicardi}}, promosso dal Centro Documentazione Donna di Modena, in collaborazione con {{Elena Bellei e Paola Nava. }}

Con il suo Corpi Impuri, Manicardi ci parlerà con garbo e leggerezza di “mestruazioni”, fenomeno naturale che riguarda tutte le donne del mondo dai 13 ai 50 anni circa, ma che per misteriosi motivi è circondato da assurde superstizioni e rigida censura.

La parola mestruazioni è orrenda e non si pronuncia mai, se non attraverso metafore le più fantasiose; “natura” è una di queste e “natura” è anche il termine che indica la vagina con un’identificazione tra organo e fenomeno.
Il ciclo mestruale è legato alla fecondità delle donne, e anche se in questi ultimi anni intorno a questo appuntamento mensile è nato un affare commerciale che produce ingenti guadagni per le poche ditte che a livello mondiale si dividono il mercato degli assorbenti, l’alone di imbarazzo, misto a segreto e mistero, continua pervicacemente a permanere.

“Il sangue è uno dei simboli più densi del nostro immaginario, – afferma l’autrice – sia le mestruazioni che il femminile hanno risentito di questa valenza che ha prodotto riti di fecondazione e interdizioni, venerazione della potenza femminile creatrice e divieto alle donne di “toccare” il divino. Nelle tre religioni monoteiste il corpo mestruato è corpo impuro.” “Corpi impuri – conclude Manicardi – sarà un confronto buffo ma serrato su due nodi: la rappresentazioni del corpo femminile, tra scienza e religione, e il concetto di sporco e pulito, come è cambiato nell’ultimo secolo. In mezzo, e nonostante tutto, c’è la vita delle donne.”

Sul suo spettacolo {{Marinella Manicardi scrive}}:
“Uno spettacolo lieve su un fenomeno naturale e censurato. Come mai le protagoniste di romanzi, pièce teatrali, film o telenovelas non hanno mai “le loro cose”? Mia madre non faceva la conserva “in quei giorni”, diceva che il pomodoro inacidiva, e se non eri “a posto lì” non potevi neanche fare la comunione. E perché la pubblicità degli assorbenti mostra sempre un liquido azzurro. Azzurro?! Possiamo descrivere e rappresentare il sangue delle ferite, delle trasfusioni, del cuore di Gesù, di Biancaneve, mangiare carne “al sangue”, ma “quel disturbo” rimane un tabù, anche nelle parole. Non si rappresenta e non si dice. Gli esempi sono rarissimi. Perché? Non ci sono nemmeno barzellette. O quasi».

Marinella Manicardi attrice, regista. Laurea in Storia del teatro a Bologna, città dove vive e debutta diretta da Luigi Gozzi, suo compagno di arte e di vita, con lui ha condiviso la direzione artistica del Teatro delle Moline. Ha fatto teatro, molta radio, laboratori e seminari, interventi in riviste e libri. La sua attività è stata recensita costantemente dalla stampa nazionale e in saggi sull’arte dell’attore. Gli ultimi spettacoli sono stati prodotti dall’Arena del Sole, teatro stabile di Bologna.

Replica {{domenica 18 settembre, ore 21}} presso la Sala delle Dame.

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