Per gentile concessione della casa editrice Ediesse pubblichiamo la prefazione di Barbara Mapelli e Alessio Miceli del volume “Infiniti amori” che cerca di tessere la trama di un nuovo discorso d’amore e lo fa a partire dalle riflessioni culturali e dalle storie vere di uomini e donne che hanno raccontato la propria esperienza diretta.Quanti sono gli amori possibili? Tendenzialmente infiniti, come le soggettività. Le culture e i vissuti individuali sono molto diversi per gli amori tra donne e uomini, per donne che amano donne, per uomini che amano uomini, per le esperienze transessuali.
E che dire dell’amore nei contesti spesso tragici delle migrazioni?
Per le donne l’amore è stato – è ancora? – il centro della vita, il grande sogno imposto perché lì si concentrassero le energie femminili, la ricerca di senso di una vita che avrebbe trovato successo nella cura e nell’attenzione all’uomo e sancito dunque il dominio maschile.
Il femminismo ha svelato l’inganno, ma ha dato attenzione soprattutto al recinto che l’amore ha significato per le donne, ritenendo che la libertà sessuale fosse garanzia di salvezza da questo inganno e trascurando di riconoscere, interpretare e dare valore a quelle ‘virtù’ e sapienze che le donne hanno sviluppato nel tempo grazie alle loro competenze d’amore.
La straordinaria ambivalenza che appartiene alla narrazione femminile dell’amore, che ha intrecciato potentemente storie di subordinazione e capacità di sviluppare
saperi e sentire, non ha ricevuto sufficiente attenzione nella ricerca delle donne e lascia quindi la contemporaneità in una situazione di afasia, anche tra donne di diverse generazioni.
Nella difficoltà, senza aver fatto patrimonio di ciò che sta alle spalle, di ripensare l’amore, di viverlo nella contemporaneità.
D’altra parte anche il discorso amoroso maschile è stato rivoluzionato dal movimento delle donne, accanto a quello antiautoritario e al movimento lgbt.
Nel cambiamento dei desideri, dell’immaginario sessuale, dei sentimenti che complessivamente costruiscono l’amore, gli uomini possono vivere nuove relazioni al di fuori di quel copione che sta franando, che prevedeva l’uomo come unico soggetto desiderante (peraltro di un desiderio prescritto all’insegna del dominio) e la donna come oggetto di quel desiderio.
E proprio in questa trasformazione delle cornici in cui vivere l’amore c’è una possi-
bilità, una promessa di felicità anche per gli uomini.
Quindi crediamo che l’invenzione di un nuovo discorso d’amore sia una necessità e una nuova possibilità per le vite di uomini e donne, un tema centrale rispetto alle trasformazioni culturali, sociali e politiche del nostro tempo.

Il libro si propone come un contributo a questa riflessione, spesso trascurata o pericolosamente banalizzata. Ne scrivono, oltre a Barbara Mapelli e Alessio Miceli, Lea Melandri, Maria Grazia Manfredonia, Laura Menin, Andrea Pini, Isabella Peretti, Porpora Marcasciano; ce lo raccontano le 10 storie di donne e le 10 storie di uomi-
ni, contenute in questo volume.