Nice Nailantei Leng’ete, ambasciatrice Amref
Nice Nailantei Leng’ete, al centro della foto

Si scrive “Nice”, si legge “Alternativa”. Alternativa alla tendenza a relegare l’universo femminile ai margini della società, ai matrimoni e alle gravidanze precoci che impediscono alle bambine di proseguire nella loro istruzione, alternativa a pratiche tradizionali rischiose per la salute di milioni di donne. Nice Nailantei Leng’ete è stata inserita nella lista delle 100 personalità che ogni anno è stilata dalla rivista «Time».

Sfuggita a soli 9 anni alla mutilazione genitale femminile (FGM), dopo aver contribuito a salvare oltre 10.500 bambine dal “taglio”, dopo gli incontri negli USA con Bill Clinton e di recente con Barack Obama, Nice Nailantei Leng’ete, 25enne operatrice e ambasciatrice di Amref Health Africa, è tornata in Italia (dal 24 al 29 ottobre) per portare il suo impegno in favore delle donne dell’Africa, portando con sé un grande sogno: l’impegno in politica, come paladina dei diritti femminili, alle elezioni del 2022 in Kenya.

Rimasta orfana di entrambi i genitori, Nice fu adottata da una zia. A nove anni riuscì a salvarsi dalla mutilazione fuggendo da casa. Unica voce fuori dal coro in una tribù dominata da uomini, Nice iniziò la sua opera di sensibilizzazione sui pericolosi effetti delle mutilazioni genitali presso gli anziani della tribù e presso i Moran, i giovani guerrieri destinati a sposare le bambine e le ragazze dei villaggi Maasai.

Nel 2008 i capi del suo villaggio la scelsero come educatrice di comunità. Da quel momento, il suo impegno per la difesa delle bambine e delle ragazze da mutilazioni e matrimoni precoci, per la promozione dell’istruzione femminile, è stato quotidiano. Lo scorso agosto, dopo aver partecipato alla borsa di studio “Mandela Washington” per Giovani Leader Africani, Nice ha anche preso parte ad un evento presieduto dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Emma Bonino con Nice Nailantei Leng’ete

In Italia,  Nice, c’è stata il 25 ottobre 2018 ed ha incontrato a Roma  l’ex Ministra degli Esteri Emma Bonino, la Sottosegretaria alla Cultura e presidente onorario di Amref Ilaria Borletti Buitoni e la giornalista Alessandra Longo, in un evento pubblico dedicato al tema dell’emancipazione femminile per lo sviluppo dell’Africa e del mondo. L’anno prima aveva incontrato anche l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.

Nice Nailantei Leng’ete con Laura Boldrini

Con i suoi progetti dedicati alla salute materno infantile e all’istruzione delle ragazze, Amref punta ad accompagnare le donne in un sano percorso di crescita, tanto dal punto di vista sanitario, quanto educativo-culturale. L’appello di Nice rafforza la campagna “Diventare Grandi”, che ha l’obiettivo di finanziare delle borse di studio per il corso di ostetricia in Mozambico, altre presso la scuola secondaria femminile di Maridi, in Sud Sudan, nella speranza che le studentesse scelgano di diventare future operatrici sanitarie. Inoltre finanziare in Kenya  il 37,5% degli interventi necessari a rendere sicure le scuole e garantire tutti gli interventi dedicati alle bambine.

Nel mondo, secondo il nuovo rapporto Unicef, almeno 200 milioni di ragazze e bambine, 70 milioni di casi in più di quelli stimati nel 2014, hanno subito mutilazioni genitali femminili. Tra le vittime, 44 milioni non hanno più di 14 anni. 3 milioni di giovani donne sono a rischio ogni anno.

Nel solo Kenya, dove opera Nice, 100.000 bambine subiscono le mutilazioni genitali ogni anno. In questo stesso Paese, dal 2009 Amref Health Africa favorisce e sostiene i Riti di Passaggio Alternativi, per proteggere le più giovani dalle FGM, dai rischi psico-fisici che queste comportano, dai matrimoni precoci. A differenza del tradizionale rito di passaggio, durante il quale le ragazze subiscono il “taglio”, simbolo del loro ingresso nell’età adulta, la variante di Amref elimina la cruenta pratica e introduce attività di promozione dell’istruzione e formazione sulla salute sessuale e riproduttiva. Attraverso i Riti di Passaggio Alternativi, Amref ha già salvato ad oggi 10.500 ragazze