Con la Staffetta di donne contro la violenza sulle donne abbiamo creato un evento che durerà un anno.
Intendiamo denunciare ogni giorno la violenza che ogni giorno ci colpisce nelle sue forme più svariate, dalle più eclatanti alle più subdole. Colpisce bambine e donne di ogni età, colpisce sposate, single e lesbiche, colpisce donne coraggiose come Malalai Kakar,  missionarie laiche e suore.  Colpisce in ogni parte del mondo
 
{{Il 25 Novembre l’UDI parla solo della violenza sulle donne}}, sarà nelle piazze, nelle aule dei consigli comunali, nelle scuole per dire che la violenza sessuata stravolge i rapporti tra i generi.
_ E per dire che nessuna convivenza civile e democratica è possibile se non si stabiliscono rapporti civili tra uomini e donne.
_ E’ un fatto politico che tante donne, singole e organizzate, abbiano aderito alla nostra Staffetta.

{{Ed è significativo che Sindaci di diversa appartenenza politica abbiano messo a disposizione le aule consiliari come sedi per l’avvio della Staffetta}}. Così come è importante la disponibilità da parte di alcuni Presidi a farci entrare nelle Scuole per parlare a ragazzi e ragazze della violenza sessuata e del femminicidio
Altrettanto significativa la mobilitazione di tante giovani donne che stanno lavorando per la riuscita dell’evento.
Per tutto questo abbiamo voluto un testo da leggere in contemporanea in tutta Italia il 25 novembre, nelle scuole, nelle aule consiliari, nelle piazze, nelle sedi politiche delle donne o nelle case tra amiche e conoscenti.

Saremo noi a dirle  perchè{{ vogliamo che le istituzioni e i politici di professione facciano silenzio e si mettano in ascolto}} per sentire quello che abbiamo da dire con parole non “addomesticate”.
Useremo le parole del femminismo, per dire agli altri e alle altre che non dimentichiamo questa nostra origine.

Per incoraggiare le giovani donne e le donne che, nate altrove, vivono qui a trovare le loro parole originali contro la violenza sulle donne.