Tutte noi ricordiamo l’entusiasmo con cui a suo tempo erano state accolte dalle donne italiane di ogni provenienza e condizione alcune antiche grida di guerra ululate dalle maschie vocione padane. [quand’era? Credo all’inizio degli anni ’90, un decennio così ricco di promesse…]. Impossibile infatti rimanere indifferenti di fronte all’impetuoso inneggiare a una proclamata permanente durezza come caratteristica degli appartenenti a quella sigla politica.

In implicita ma evidente contrapposizione alle visibili mollezze degli avversari, colpiva l’ardore con cui allora veniva proclamato l’arrivo di una nuova era che avrebbe provveduto a irrobustire vaste aree del paese grazie alla presenza di uomini con la vocazione dell’indurimento perpetuo. _ Quale donna non sarebbe stata felice di tanta promettente generosità?

Fin dai decenni scorsi, in effetti, sono sorti un po’ dappertutto in Padania gruppi femminili noti come DdD (diritto della durezza), che hanno affiancato con grande efficacia i protagonisti veri del rinnovamento del paese. Di questi si parla poco, per la comprensibile ritrosia delle sue protagoniste a comparire in pubblico; ma ormai i DdD sono dotati di agili strutture.

Famosi i loro gruppi “Per la Formazione alla Durezza” – come viene chiamato il corso di base che ogni estate prepara bambine e ragazze ad entrare nella vita adulta.
_ Attraverso apposite lezioni tenute da ginecologi e psicologi di provata fede padana (nessuno straniero potrebbe mai essere ammesso neanche ad assistere in silenzio) le giovani imparano ad acquisire le adeguate competenze sul proprio desiderio di durezza maschile, di docilità e rispetto per gli uomini, di disprezzo e odio nei confronti di chiunque non sia di pelle bianca e abbia una residenza anagraficamente sospetta. Speciali lezioni in dialetto tenute da religiosi del luogo, mettono in guardia contro il pericolo mortale delle misure anticoncezionali criminalmente ancora utilizzate in molti paesi.

Attivissimi nelle campagne elettorali delle settimane scorse, i gruppi DdD si sono posti una serie di obiettivi pratici da raggiungere in caso di vittoria. _ Ed ecco: finalmente il sogno di poter vivere all’interno di un’Area Celodurista Protetta (ACP) in regioni come il Piemonte, Veneto e ampie zone della Lombardia, e perfino a Mantova, è ora divenuto realtà.

Si tratta di zone razzialmente bonificate, dove i nati oltre i confini di ciascuna ACP sono ammessi soltanto in transito, o – nel caso di provenienze extra-caucasiche e non ariane – con l’obbligo di catena al piede sinistro. Non è tutto.

Dopo i recenti successi leghisti, un elettorato femminile esultante si è messo in moto per diffondere l’ormai acquisito benessere anche in altre regioni, sostenendo che il diritto alla durezza non deve essere monopolio esclusivo delle genti del nord, ma esteso al resto del paese.
_ Nel frattempo già all’indomani della vittoria è stato creato un apposito comitato che provvederà a inserire nel disegno di legge sul federalismo un apposito comma relativo alla distribuzione gratuita di Viagra fin dalle elementari ad ogni maschio bianco nato all’interno dell’ACP.

D’estate, mentre le bambine sono impegnate nella Formazione alla Durezza nei verdi campeggi della Valtellina e del veronese, i bambini seguono gli speciali Corsi auspicati dal Manuale delle Giovani Trote, riguardanti i risultati da conseguire durante gli anni dell’infanzia e adolescenza.
_ Divisi in Trote Maggiori e Trote Minori, in base alla fasce d’età, bambini e adolescenti che vivono nelle Aree Celoduriste Protette sono invitati a rimanere a lungo all’interno dell’istituzione scolastica; almeno tre o quattro anni di più dei loro sfortunati coetanei che abitano nel centro-sud.

Le aule dove le Giovani Trote sostano per varie ore al giorno sono profondamente innovative: prive di banchi e lavagne, eliminati libri, quaderni e computer, somigliano ai locali assai popolari delle vecchie osterie di paese.
_ L’idea ispiratrice è quella di spazi dove i giovani imparano fin da piccoli a scommettere sulle corse di cani e cavalli, e a ingrossare la voce grazie al vino e alla grappa distribuiti gratuitamente dal Provveditorato agli studi di zona.
_ Trote di ogni grado, in particolare quelle che per loro sfortuna avevano conseguito una licenza elementare o media altrove, vengono indirizzati su speciali percorsi che li rendono in grado di tornare alle sane tradizioni di analfabetismo un tempo diffuse in ogni parte della Padania.

Particolare attenzione è riservata a quei disgraziati cresciuti fuori dalle ACP, i quali avevano sprecato tempo prezioso imparando lingue del tutto inutili come l’inglese. Per tutti loro sono previsti appositi stage formativi nei dialetti locali.
_ Sono aperte le iscrizioni.