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Lo  ŠCEC , acronimo di Solidarietà che cammina, è molte cose, una moneta complementare, un buono sconto legato all’uso dell’euro che attraverso una vasta rete commerciale, mira ad aumentare il potere di acquisto con buoni per ottenere una riduzione di prezzo fra le/gli associate/i, è incentivo  a  realizzare un sistema di credito cooperativo per valorizzare  l’economia locale, è uno strumento gratuito usato come misura del tempo e della solidarietà.

“Nasce come uno strumento che misura la solidarietà, senza debito, di proprietà del portatore e che agevola gli scambi locali, aumenta il potere d’acquisto delle famiglie e trattiene la ricchezza sul territorio agevolando appunto, l’economia reale” spiega Luana Ciambellini, Presidente per la regione Liguria di Arcipelago Šcec.

Lo Šcec nasce nel 2007 a Napoli, insieme all’ Associazione  culturale Arcipelago Šcec, dall’idea di cinque persone provenienti da diversi percorsi lavorativi, iscritte/i all’associazione Masaniello, dopo un’attenta riflessione e analisi  “dell’economia moderna, che è caratterizzata da competizione e non collaborazione”.

A Genova 125 negozi, tra librerie, bar e alimentari hanno già aderito e moltissime/i le/i “libere/i professioniste/i, artigiane/i, privati che accettano Šcec, chi in percentuale sul prezzo totale e chi al 100%,  attraverso lo scambio tra privati e/o associazioni che lo adottano come misura di scambio, due esempi pratici li troviamo a Genova Campi, nel progetto OrtoCollettivo di Genova e Asilo nel bosco di Genova, dove ogni ora di lavoro corrisponde a 7,5 Šcec”.
Dal luglio 2010 l’Agenzia dell’entrate ha sancito la legittimità fiscale dello Šcec  e lo scambio di servizi occasionali fra privati ė regolato dalla legge n. 53/2000 .
Circa quattromila le attività sul territorio nazionale che hanno aderito al progetto creando una rete e un potenziale, contribuendo all’idea in realizzazione “che lo Šcec venga inserito in progetti già esistenti o futuri e che possa essere un facilitatore.
Per esempio può essere usato per contare la solidarietà dei volontari nelle varie associazioni, oppure può essere usato nei comuni, agendo come attore economico,
il Comune può promuovere la partecipazione delle realtà economiche (per esempio inserendo l’accettazione Šcec  tra i criteri premianti i bandi comunali), riuscendo nel contempo ad ottenere ulteriori risorse in Šcec (oltre alle agevolazioni appositamemte studiate) dal pagamento di parte di tributi normalmente inesigibili o troppo onerosi per la collettività. Lo Šcec può anche essere usato come premio per attività virtuose, e tali attività risulteranno tanto più appetibili quanto più la spendibilità dello strumento andrà diffondendosi. Ad esempio, innescando circuiti di scambio di beni usati, dove lo Šcec può esser usato al 100%, o affittando spazi non utilizzati con la stessa ottica”.
Un esempio concreto è l’ EX-Edicola di Campi, davanti alla Pressa di Campi
“il monumento-simbolo della storia industriale del quartiere genovese alle spalle di Cornigliano, che  sembrava pronta per essere dismessa e cancellata dalla vista di passanti e clienti dei grandi centri commerciali della zona” ora punto d’informazione, iscrizione all’associazione, “punto di scambio di beni, prestazioni di servizi, opere di artigianato  ed altro e associandosi ad Arcipelago Šcec non si paga nulla ma si scambia solo attraverso gli Šcec”.
Anche il progetto OrtoCollettivo di Genova, nato da  un’idea del Comitato4valli, un’associazione di coltivatrici, coltivatori “e allevatori che comprende all’oggi oltre 2200 iscritte/i,  e che nutre il desiderio di vedere sviluppato sempre di più il modello di economia primaria”, si è intrecciato allo Šcec, grazie all’idea di  Luana Ciambellini  che con Andrea Pescino, ideatore del progetto OrtoCollettivo di Genova,  per facilitare l’operazione di contare le ore  fatte presso OrtoCollettivo attraverso un punteggio, hanno deciso di proporre “l’utilizzo dello strumento gratuito Šcec, usato come misura del tempo, della solidarietà” dando  7,5 Šcec all’ora a partecipante, che potrà a sua volta scambiarli con  i prodotti dell’orto.

Entro la fine dell’anno le associazioni regionali  verranno riassorbite da un’unica nazionale e all’oggi chiunque  può farsi promotrice o promotore del progetto “l’associazione può agevolare il lavoro delle/degli attiviste/i fornendo il materiale che può servire per divulgare il progetto, l’iscrizione all’associazione è gratuita” e ogni cittadina/o riceverà gratuitamente i primi 100 Šcec da utilizzare nel circuito. Ci si può iscrivere come socio fruitore, socio accettatore, si possono iscrivere aziende, enti,  associazioni, privati, libere/i  professioniste/i, artigiane/i , chiunque desideri far parte di un Arcipelago, dell’Arcipelago Šcec.