CopertinaquasidefSecondo l’Associazione Toponomastica femminile solo il 4% delle strade è intitolato a donne. Quindi solo 637 su oltre sedicimila a Roma, 135 su più di quattromila a Milano, 90 su circa duemiladuecento a Bari…

Di queste più della metà è dedicata a madonne, sante, beate, principesse e regine: scienziate, letterate, artiste non arrivano neanche al 2%.  Che influenza ha questa assenza nell’immaginario di bambine e bambini?

Non è un’operazione di immagine: i toponimi contribuiscono a veicolare la storia e a formare la cultura, ha detto poche settimane fa Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, nel sollecitare sindaci e sindache a un riequilibrio.

Dalla convinzione che sia importantissimo riportare alla luce il ruolo femminile attraverso la visibilità toponomastica è nata l’idea di realizzare un libro per bambine e bambini, il primo pubblicato in Italia su questo argomento: nasce così Una strada per Rita. A pubblicarlo è Matilda Editrice, nota per il suo impegno a favore di una presenza femminile non stereotipata nella letteratura per l’infanzia, sostenuta dall’Associazione Toponomastica femminile.

Il racconto è di Maria Grazia Anatra, insegnante, presidente dell’Associazione Woman to be, e le illustrazioni sono dell’architetta Viola Gesmundo.

La protagonista del racconto è Rita. Lei, i suoi compagni e le compagne hanno ricevuto un compito dalla maestra: scoprire quel che non va in città per poi esporre le loro valutazioni al sindaco. Rita esplora con nuovi occhi lo spazio cittadino, guarda, prende appunti, riflette e scopre che tutte le strade hanno nomi di uomini famosi. E le donne? Non ci sono donne di valore a cui dedicare vie e piazze?

xmatilda_logo_2016-okcol_0.jpg,qitok=54OckjQX.pagespeed.ic.TApKpdU1iZEppure ce ne sono tante: è indispensabile dare loro visibilità per consegnare ai bambini  una corretta immagine delle compagne e restituire alle bambine nuovi specchi in cui riflettersi.

Una strada per Rita uscirà per la Fiera del libro di Bologna ad inizio aprile (3-6 aprile 2017) e sarà successivamente disponibile in libreria. Ma può essere già ordinato sul sito di Matilda Editrice