«Ascoltare il canto delle donne eritree che salutano così la fine della loro permanenza forzata sulla nave Diciotti, dice tanto e quasi tutto del non detto di questa loro dolorosa esperienza». Così la Presidente del Centro Italiano Femminile Renata Natili Micheli a proposito del saluto e ringraziamento significato dal canto–preghiera che gioioso è suonato come liberatorio dopo giorni di incertezza e gravi difficoltà. «Voci quasi di bambine che non accusano, non denunciano, non recriminano. Soltanto gioia per la libertà a lungo inseguita anche a costo di umiliazioni e violazioni della integrità personale. Alcune bambine, aggiunge la Presidente, che non avrebbero ancora dovuto conoscere la condizione di perdita di umanità cui conduce la durezza del cuore. Bene ha fatto la Chiesa, conclude Renata Natili Micheli, a dimostrare che la carità è un’arma efficace a risolvere anche le difficoltà di una politica testarda».

Roma, 29 settembre 2018