I consultori ed i centri antiviolenza non sono più da tempo luoghi delle donne: Significativa a questo proposito è la scelta del Comune di Roma di non rinnovare dal 1 aprile 2010 l’appalto del Centro antiviolenza comunale all’Associazione “Differenza Donna”che lo gestiva da anni. I consultori ed i centri antiviolenza sono spazi costruiti grazie alla lunga lotta delle donne, ambiti utili ad uno scambio ed a un confronto per un genere che sta cercando la propria liberazione impegnandosi per affermare ciò che è stato negato dall’oppressione patriarcale: la possibilità di scegliere e di dispiegare pienamente le proprie peculiari caratteristiche.

Non sono nati per gentile concessioni delle istituzioni pervicacemente schierate contro il protagonismo delle donne e la libertà di scelta.

Conoscere il proprio corpo, affermare la libertà di scegliere se e quando essere madri, ricercare una medicina e le cure più adatte al corpo femminile, costruire solidarietà di genere contro la violenza patriarcale (esercitata principalmente in famiglia da padri mariti e fidanzati), ricercare relazioni differenti tra i generi e con le altre donne sono il lascito di una lunga ricerca operata da tante donne anche in questo paese.
_ E’ soprattutto la necessità di riprendere e sviluppare questa ricerca che ci motiva a cercare un nuovo protagonismo delle donne.

{{I consultori ed i centri antiviolenza non sono più da tempo luoghi delle donne}}: la gran parte è stata istituzionalizzata e normalizzata. Sono sempre di più servizi svuotati di contenuti, di personale e risorse. Resistono alcune esperienze significative grazie alla tenacia e all’impegno anche volontario di donne ed operatrici che questa esperienza l’hanno costruita e/o cercano di difenderla.
_ Ma gli attacchi sono costanti e quotidiani.

Significativa a questo proposito è la scelta del Comune di Roma di non rinnovare dal 1 aprile 2010 l’appalto del Centro antiviolenza comunale all’Associazione “[Differenza Donna->http://www.differenzadonna.it]”che lo gestiva da anni.
_ {{Si considera il Centro antiviolenza come un servizio sociale tra gli altri}}, si bandisce una gara che viene vinta da un’associazione che gestisce, per conto del Comune di Roma, altri servizi sociali senza nessuna esperienza in quest’ambito così delicato.

Il {{centro antiviolenza di Torre Spaccata}} è stato in questi anni un punto di riferimento per tante donne: un luogo di accoglienza per chi ha cercato di reagire ed uscire da situazioni di violenza inaudita, un punto di incontro e di scambio con associazioni e comitati di donne presenti nel territorio.

Abbiamo conosciuto direttamente le donne, operatrici e volontarie del centro gestito da “Differenza Donna”e costruito insieme esperienze di sensibilizzazione sul territorio. Abbiamo conosciuto tante donne e bambini/e ospiti del centro, italiane ed immigrate, abbiamo imparato ad apprezzarne il coraggio e la voglia di libertà.

A tutte loro va la nostra solidarietà e vicinanza
_ Siamo convinte che sia indispensabile {{difendere i consultori e i centri antiviolenza}} perché siano {{luoghi indipendenti sempre più per le donne e delle donne}}.

E’ un impegno per riprendere il lungo filo della rivoluzione femminista tessuta nel tempo mentre combattiamo la violenza maschile e patriarcale sviluppando una solidarietà di genere, una sorellanza basata sul riconoscimento e l’affermazione delle più profonde e vitali caratteristiche del genere femminile.

Fip. Via Dulceri, 96 Roma