Pubblichiamo il comunicato dell’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria, una lettera aperta al presidente della Repubblica di SenonoraquandoGenova e una serie di messaggi che si sono succeduti alla notizia della nomina da parte del presidente della Repubblica di dieci uomini per la formazione dei due gruppi di lavoro che dovrebbero individuare le proposte essenziali per uscire dallo stallo della crisi politica.-{{L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria chiede a Napolitano la nomina di dieci sagge per integrare i due gruppi di lavoro.}}
_ “Il livello di uguaglianza tra i sessi è un indicatore, un termometro del grado di civiltà di una nazione…..
_ Ma anche oggi in Italia, dove la condizione delle donne non è certo comparabile al passato, resta ancora molto da fare.”.
_ Due frasi estrapolate dal discorso del Presidente della Repubblica dello scorso 8 marzo che fanno temere sull’esito della missione dei due gruppi di saggi nominati oggi, dieci uomini.
_ E’ stata trascurata {{l’importanza della forza innovatrice delle donne}}, nelle quali il Paese e alcune forze politiche hanno dimostrato di credere, visto il risultato delle recenti elezioni politiche.
Ci rivolgiamo al Presidente Napolitano perché fa ancora in tempo ad {{aggiungere di propria libera iniziativa altrettante donne competenti.}}

-{{Lorella Zanardo }} fa seguito a questo comunicato con questo messaggio:
_ “Io credo che non sia più tempo di usare questi toni pacati ed educati. {{Siamo state tradite. }} Sul web sta montando una protesta giusta di indignazione per come la maggioranza del Paese viene umiliata. Le bambine e le ragazze ci guardano. {{Dobbiamo a loro chiedere il rispetto della dignità di noi donne tutte.}} Non chiediamo a Napolitano di nominare 10 sagge. PRETENDIAMOLO. Subito”.

-Da {{Alessandra Mancuso}} l’invito a cominciare a pensare anche ad altre iniziative:
“La richiesta e’ secca e forte. Non la rendono piu’ forte toni piu’ forti. E’ breve, incisiva, perentoria. Piuttosto questa e’ la reazione a caldo…..cominciamo a pensare ad altro, come {{una raccolta di firme, o un flash mob,}} perche’ questi pseudo-saggi per almeno 15 giorni, fino all’inzio delle votazioni per la Presidenza della Repubblica, terranno banco. Sui media e sulla scena politica. Si prende tempo perche’ un governo non puo’ nascere e si lavora, piuttosto, all’individuazione di un nome per il Quirinale che metta tutti d’accordo. Maschio naturalmente.
{{Che facciamo in queste due settimane?}}

-A seguire da {{Assunta Sarlo }}:
_ “si, pensiamo a qualcosa d’altro. Una prima idea potrebbe per esempio essere di {{mandare a ciascun “saggio” la nostra nota,}} chiedendo che prendano posizione pubblica su questa questione. E se non lo fanno, lo diremo. E intanto pensiamo ad altre iniziative.”

-{{Teresa Pezzi }} propone {{un mailbombing da inviare al Presidente della Repubblica}}. [Presidenza della Repubblica – La Posta del Quirinale
servizi.quirinale.it ]
_ “Caro Presidente il Suo comunicato ci lascia sconcertate.
_ La Sua decisione pone nel nulla il risultato elettorale e di fatto nega il ruolo dei partiti, ruolo fondamentale per la vita democratica.
_ Nell’affidare il Paese ad un collegio di “Saggi” Lei non solo ha disatteso la Costituzione Italiana di cui è il Garante assoluto ma, facendo riferimento solo al genere maschile e scegliendo SOLO UOMINI, Lei ha arrecato offesa gravissima al genere femminile dimostrando, per facta concludentia, che tra “i Saggi” non dimorano le donne.
_ Con questa decisione, assolutamente non condivisibile , Lei ha di fatto perpetuato la cultura misogina e patriarcale di questo Paese.
_ Non sarà necessario ricordarLe che la storia di questa democrazia è stata costruita con i sacrifici delle donne che non hanno mai smesso di lottare per il riconoscimento dei loro diritti e che oggi si trovano a pagare un prezzo altissimo per vivere in un Paese messo in ginocchio proprio dal genere maschile quale detentore della politica nazionale.
_ Non sarà vano ricordarLe che le donne costituiscono la vera risorsa del Paese e che la politica deve interpretare la realtà con il doppio sguardo sessuato di uomini e donne.”

-Alla proposta di richiedere la nomina di dieci donne sagge così replica {{Silvia Nascetti }} ( per Donne che si sono stese dui libri e non sui letti dei potenti)
_ “Per una volta, non siamo d’accordo: {{la “pezza” sarebbe peggiore del “buco” fatto }} (enorme !). Avvilente un’integrazione femminile postuma, poco dignitoso far entrare un paio di DONNE dalla porta di servizio, avendo dimenticato di invitarle e farle passare dal portone principale. Come doveva essere !
_ Sollecito una seria riflessione tra le amiche.
_ {{A furia di “chiedere” perdiamo! }}
_ I diritti vanno esercitati, già il chiederli è un riconoscere la subordinazione.
E, quando non si assicurano, ritengo che {{la posizione eRetta}} sia la migliore da adottare.
_ La recondita ragione, a mio modesto avviso, […] Trattasi di lobby in cui le donne, da secoli, non ci sono. ”

-E {{Caterina}}: “Oggi appena ho sentito i nomi alla radio sono saltata sul sedile dell’auto. Ed ho scritto mail ad amiche. Ma come e’ possibile? Pensano di averci dato il contentino? {{Non ci sono donne di valore sia nell’ambito giuridico che
economico? }} Adesso basta dobbiamo fare qualcosa perche’ se l’Italia sta male
e’ soprattutto perche’ gli uomini non l’hanno saputa guidare. Ed ora ci
vogliono tagliare fuori? {{il comunicato e’ troppo gentile}}”

-Il Sindaco di Milano {{Giuliano Pisapia}}: “Sono fortemente stupito di non aver riscontrato, tra i nomi dei dieci saggi designati dal Presidente della Repubblica, nemmeno il nome di una donna.
{{L’equilibrio politico e tecnico avrebbe dovuto tenere conto anche di un equilibrio di genere }} che sicuramente avrebbe dato un contributo importante per raggiungere l’obiettivo perseguito e auspicato dal Capo dello Stato in un momento tanto difficile per il nostro Paese.”

-{{Il comunicato del Comitato SNOQ Genova}}
_ Egregio Presidente Napolitano, Il comitato Senonoraquando Genova le chiede di aggiungere donne competenti e autorevoli al gruppo di “saggi” incaricati di avviare le riforme essenziali per il Paese.Affinché vengano rappresentate realmente le esigenze dell’Italia, crediamo che sia doveroso e necessario rammentare che il 52% della popolazione italianaè costituita da Donne. E’ una questione di responsabilità.
_ Constatiamo invece con disappunto che tra i dieci “saggi” non compaiono né donne (il 52% degli italiani), né persone di età più giovane (gli under-50 costituiscono il 60% della popolazione). E’ necessario rispecchiare il Paese e integrare coloro che portano prospettive e sguardi differenti in grado di dare spinte nuove al Paese: le Donne e le persone sotto 30-40-50 anni.
_ Le elezioni hanno dimostrato che le elettrici e gli elettori italiani sono stati in grado di riformare il Parlamento, che oggi è costituito per il 30% da donne e conta molti più giovani di quanti non ce ne siano mai stati nel passato, un primo passo avanti per tutte e tutti. Inoltre, le giunte di molte Regioni e Comuni sono governate oggi da donne e uomini e insieme. Genova ne è un esempio con 6 Assessore donne e 5 Assessori uomini più il Sindaco: una Giunta perfettamente al 50%.
_ Lo sguardo che deve guardare al futuro è però uno sguardo dialettico che si nutre delle differenze delle diverse componenti sociali. Così composta invece la selezione non rispecchia la realtà sociale del nostro paese ne il grande mutamento in atto. Pur nutrendo grande stima per Lei e riconoscendo le gravi difficoltà che deve affrontare per non fare naufragare questo nostro paese crediamo che si debba fare spazio a un pensiero diverso capace di interpellare anche le donne e i giovani per rendere credibile una conciliazione politica che ad oggi non sembra neanche all’orizzonte.”