Di fronte alle violenze sessuali commesse durante il conflitto, le donne, le associazioni locali di donne, la società civile congolesi hanno lanciato un grido d’allarme (”SOS Femmes en Danger”) verso la comunità internazionale per denunciare questi crimini innominabili che distruggono le vite e paralizzano le comunità locali .No all’impunità! Sì a una riparazione efficace sono state le parole
d’ordine delle attiviste.

Ma mentre si danzava nelle città il giorno del lancio della Campagna
nazionale contro le violenze sessuali, nei nostri villaggi si continuava
a violentarci in totale impunità.
_{{ Non bastano dei testi legislativi per
finirla con la banalizzazione di questi crimini}}: ci vuole anche una
volontà politica affinché la legge che reprime le violenze sessuali sia
efficacemente
applicata e che cessi l’inerzia delle istanze giudiziarie.

Bisogna anche
mobilitare la società con una campagna di sensibilizzazione e attuare
un {{programma integrale di accompagnamento delle vittime e delle loro
famiglie}}.

{{Le vittime}} sono cittadine della società congolese, sono essenziali alla
trasformazione della nostra società. E’ la loro voce che dobbiamo far
sentire, i loro bisogni che bisogna soddisfare, la loro dignità che
bisogna
restaurare. {{Non facciamo di loro degli strumenti
per ottenere fondi}}, o dati che permettano di illustrare la loro
infelicità a vantaggio di organismi internazionali, ben lontane dalla
loro realtà quotidiana.

Questo scarto con la realtà noi lo viviamo, noi ONG di donne locali.
_ Eravamo sul terreno prima, durante e dopo il conflitto. Siamo là per
restare, noi non siamo di passaggio. Oggi siamo estremamente preoccupate
quanto alla durata delle nostre attività in quanto mantenute in una
relazione di dipendenza: {{non siamo informate sulle iniziative
internazionali, non siamo coinvolte nelle discussioni con i donatori di fondi}}.

Ci sentiamo tagliate fuori, insultate, disprezzate. {{Che accadrà quando le ONG internazionali e le agenzie onu se ne andranno?}}
_ Noi siamo ben più che delle semplici
beneficiarie, noi siamo delle interlocutrici non eliminabili, le parti
interessate alla ricostruzione del futuro del nostro paese come
riconosciuto dalla risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza.

Il nostro messaggio si rivolge alle ONG internazionali, ai donatori di
fondi, alle agenzie onu: lavoriamo insieme ! Ma lavoriamo
efficacemente insieme
_ Riconoscete la nostra competenza !
_ Riconoscete la nostra esperienza !
_ Rispettate il nostro lavoro !
_ {{Coinvolgeteci in tutte le tappe dei vostri interventi}} per le vittime
nella ricerca di fondi, le campagne, le azioni sul terreno !

A che serve duplicare le iniziative ? A che serve intervenire per le
vittime dando loro quel che non hanno chiesto?
_ Come potete pretendere di
cambiare la realtà delle vittime mentre non parlate la loro lingua e non
riconoscete le loro capacità e le loro aspirazioni?

Noi lavoriamo ogni giorno con le vittime e i loro familiari, siamo le
loro sorelle, madri, zie, nonne, vicine. Noi sappiamo ascoltarle,
sappiamo dare loro una voce, sappiamo mobilitare la comunità, sappiamo
l’importanza di stabilire una collaborazione con i poteri tradizionali e
pubblici: {{dateci i mezzi durevoli per continuare a rafforzare la capacita
delle vittime di realizzarsi in quanto cittadine}}, agenti di cambiamento
delle lori vite, le loro famiglie, le loro comunità, le loro società.

{{Rafforzare l’autonomia delle ONG locali è rafforzare quella delle
vittime}}.
_ Senza il vostro appoggio, la nostra azione non sarebbe così forte, senza
il nostro partenariato la vostra azione non avrà che poco impatto.

Aiutateci a cambiare il volto della lotta contro le violenze sessuali in
RDC.

La petizione è stata firmata dalle organizzazioni seguenti:
– Arche d’Alliance (ARAL) (Sud-Kivu)
– Association des Femmes pour les Droits et la Démocratie (AFD) (Sud-Kivu)
– Association des Femmes pour le Progrès Social et Culturel (AFPSC) (Est
de la RDC)
– Association des Mamans Chrétiennes pour l’Assistance aux Vulnérables
– (AMCAV) (Sud-Kivu)
– Association pour la Défense des Droits des Femmes
(Nord-Kivu)
– Collectif des Associations Féminines de Beni (CAF/Beni)
(Nord-Kivu)