Elena Scoti ci ha lasciate giovedì 12 marzo. La ricorderemo, ascolteremo le sue parole e le sue poesie sabato 14 alla Casa internazionale delle donne di RomaNon so per voi/
Per me non finisce qui

Il proprio epitaffio Elena Scoti ce lo ha lasciato, tra le altre poesie, nella sua raccolta “aRmori” uscita nel 2006. Ci ha lasciate all’alba di giovedì 12 marzo.

Poeta, femminista, giornalista, Elena è vissuta e ha lavorato a Roma. Alla fine degli anni ’60 ha cominciato a scrivere poesie. In quegli stessi anni ha iniziato a lavorare al giornale radio del terzo programma della Rai.
{{L’impegno e la passione politica}} sono stati costanti nella sua vita: “vengo da una generazione che ha avuto grandi utopie [..] occuparsi di politica per la mia generazione era già un gesto di rottura ” ha detto in una recente intervista. In lei non è mai venuta meno la capacità di provare una giusta rabbia. Quella che segue come altre poesie sono dedicate alle {{giornate del G8 di Genova}}

Vedo/picchiare selvaggiamente/giovani inermi che/a terra/con gli occhi e con le mani basta pietà/poliziotti/a branchi/scatenati/calci/con lo scarpone/su ragazzi insanguinati/tolgo l’audio indecente/
mentre quello spinge nell’auto un ragazzino pestato/luglio barbaro/
giorni immondi/la notte è sfinita/accendo la radio/una voce concitata di donna/dicembre la ascolto/un assalto entro stanze che lei vede di fronte/
picchiati a terra/nei sacchi a pelo/ s’è perso il contatto/ musica scema

al buio anche io vedo/il/massacro/e sale dentro me l’ira/non per i miei salvi in treno (mamma stai calma ti dico seduti perfino)/
vomito e piango per questi e per i giorni che verranno
(Genova 21 luglio 2001)

{{Il femminismo è stato una costante nella sua esistenza}} “una pratica in cui noi donne ci misuravamo con la nostra capacità di prendere coscienza”, come ha detto in un’intervista. “Il femminismo mi ha cambiata”. {{Per questo sarà, alla Casa internazionale delle donne di Roma che sabato 14 alle 10 potremo salutare Elena, ascoltarne le parole e le poesie, parlare di lei.}}

Alcune delle poesie di Elena, che lei stessa aveva scelto, sono state lette nell’ultima presentazione del suo libro, martedì scorso (10 marzo), durante le trasmissioni del martedì autogestito da femministe e lesbiche di Radio Onda rossa