Oggi, giovedì 14 marzo, a Bologna alla Fondazione di Scienze religiose Giovanni XXIII (via san Vitale, 114) si è svolta l’assemblea del gruppo costituente l’Osservatorio interreligioso sulla violenza contro le donne. Alla fine c’è stata la firma del Protocollo d’intesa e una conferenza stampa.

22 donne di diverse tradizioni religiose (cristiane protestanti -luterana, metodista, valdese, battista, avventista, pentecostale-, cattoliche, ortodosse, ebraiche, islamiche, induiste, buddhiste) hanno redatto un Protocollo d’intesa che si dovrà concretizzare in iniziative culturali, di sensibilizzazione e vigilanza sul tema della violenza contro le donne. Fra loro, anche Giancarla Codrignani.

L’idea viene da lontano. Il 9 marzo 2015, rappresentanti di dieci denominazioni cristiane firmarono in Senato un Appello ecumenico contro la violenza sulle donne. “Un atto di responsabilità, promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), mosso dalla considerazione che la violenza sulle donne è un gesto contro ogni essere umano e contro Dio stesso. E dalla convinzione che le comunità cristiane devono impegnarsi a promuovere anche al loro interno un’educazione che liberi i maschi dalla spinta a commettere violenza sulle donne e sostenga la dignità, i diritti e il ruolo delle donne in ogni ambito della vita, privato e pubblico”

Dal 2016 ad oggi questi temi sono rimasti vivi grazie a una molteplicità di iniziative grazie anche al lavoro di Paola Cavallari, responsabile del Segretariato attività ecumeniche (SAE) bolognese.  La nascita di questo nuovo organismo di respiro nazionale, “finalizzato al dialogo interreligioso e interculturale, al confronto, all’educazione di genere, alla pratica e alla presa di parola di donne e uomini sul problema della violenza sulle donne, che non è un’emergenza, ma un problema strutturale”.

Per informazioni: Paola Cavallari: tel. 3280027288