2 AGO Dal Caso Moro alla strage di Bologna: tutti i misteri di Licio Gelli, il “venerabile”. ” La strage di Bologna era iscritta in una strategia che mirava a destabilizzare le istituzioni e la sua matrice è stata accertata dalle conclusioni giudiziarie. Permangono ancora domande senza risposta e la memoria è anche sostegno a non dimettere gli sforzi per andare avanti e raggiungere quella piena verità, che è premessa di giustizia”. Lo scrive il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio inviato alla Associazione familiari delle vittime per la ricorrenza del 2 agosto. “La più piccola vittima della strage del 2 agosto, Angela Fresu, una bimba a cui gli assassini e i loro mandanti hanno negato la vita, oggi avrebbe 39 anni. Con il suo vorrei ricordare i nomi di tutti coloro che quel giorno versarono sangue innocente. Desidero stringermi – aggiunge il Capo dello Stato – ai familiari e confermare la partecipazione al dolore di coloro i quali subirono la perdita di un loro caro. Rinnovo la mia solidarietà ai cittadini e alla municipalità di Bologna, che hanno sempre saputo difendere con orgoglio la democrazia e la Repubblica quando queste sono state attaccate con azioni violente e trame oscure”
Questo quanto scrive sulla sua pagina facebook, il presidente del Senato, Pietro Grasso, in occasione dell’anniversario della strage di Bologna.”L’ intero Paese pretende e merita verità “Ore 10.25, 2 agosto 1980, stazione di Bologna. 85 morti, più di 200 feriti. Uno squarcio nei cuori e nelle coscienze di un’intera nazione. Non solo i corpi lacerati degli innocenti che trovarono la morte; non solo chi si salvò ma ha vissuto l’incubo di quel giorno per il resto della vita; non solo i familiari delle vittime, non solo Bologna: un intero popolo pretende e merita che tutta la verità, anche quella più difficile da ricostruire, emerga dalla foschia del passato e dalle reticenze di molti. Un importante passo è stato compiuto recentemente con l’approvazione della legge che punisce il reato di depistaggio. Insieme dobbiamo avere il coraggio e l’ambizione di compiere i successivi“.
Anche Laura Boldrini, presidente della Camera chiede di fare piena luce grazie alla legge sul depistaggio “La battaglia per la giustizia riguarda tutti i cittadini, non solo i familiari delle vittime. È quindi dovere delle Istituzioni rispondere a questa legittima domanda di giustizia attraverso atti concreti”.  Ed ha aggiunto che “un importante strumento che potrà contribuire a chiarire aspetti tuttora oscuri di molte dolorose vicende è rappresentato dalla recente approvazione in via definitiva alla Camera della legge – nata da una proposta presentata dal deputato Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione delle vittime della strage di Bologna – che introduce nel nostro codice penale il reato di inquinamento processuale e depistaggio.
Per  il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, Paolo Bolognesi  la desecretazione è stata boicottata. “Ministeri e Servizi Segreti “hanno fatto di tutto per boicottare la direttiva del presidente del Consiglio Renzi del 2014 che li ha obbligati a versare all’archivio di Stato i documenti sulle stragi dal ’69 al’84”. Lo ha detto dal palco della manifestazione per l’anniversario della strage del 2 Agosto “Abbiamo apprezzato – ha detto – l’iniziativa politica ma per due anni abbiamo denunciato che è stato un provvedimento che gli apparati dei vari ministeri hanno voluto minare versando materiale scarso, a volte irrisorio o non consegnando i fascicoli su chi quelle stragi le ha commesse”. Ora, per Bolognesi, dopo molte riunioni “sembra si sia compresa l’importanza della trasparenza che chiedevamo”.
Sempre più chiare le rsponsabilità della P” e di Gladio.
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