La peculiarità di questo evento – dice Francesca Romana Recchia Luciani, Ideatrice e direttrice del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere –  sta nell’idea di fondo che percorre un programma fitto di seminari, proiezioni, spettacoli e laboratori che ne contrassegnano la vocazione multidisciplinare e trasversale e che fa della molteplicità dei linguaggi coinvolti la sua unicità e la sua forza. Tale idea guida – continua Francesca Romana – è quella di spingere verso un cambiamento culturale, una metamorfosi della mentalità che si apra alle trasformazioni del presente. E’ per questo che abbiamo scelto di accompagnare la sesta edizione del Festival con questa frase di Carla Lonzi: “Non esiste la meta, esiste il presente. Noi siamo il passato oscuro del mondo, noi realizziamo il presente” perché il proposito del nostro impegno è far sì che il presente non sia occasione di fobie e angosce ma di curiosità e accoglienza alle forme in cui l’alterità e la diversità sin presentano a noi oggi. Su questo terreno donne, uomini e persone la cui identità è in transizione possono impegnarsi per un futuro migliore, ed è quello che intendiamo fare noi con il nostro lavoro culturale e con un Festival unico nel suo genere; assecondare il cambiamento sociale in atto attraverso la crescita e lo sviluppo culturale favorendo un’attenzione partecipe e consapevole alle nuove identità e alle nuove forme espressive.”

Il programma della sesta edizione del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere è ricchissimo di eventi e attraverserà l’intera città di Bari con una puntata a Matera il 21 marzo  dove è stato proiettato in anteprima per la Basilicata Femminismo!, documentario di Paola Columba.

Nel segno delle rivoluzioni” è il titolo di questa edizione 2017 che  durerà fino  al 12 aprile con ospiti d’eccezione tra cui: Caterina Serra, Lea Melandri, Cecilia Robustelli, Simone Regazzoni, Alessandra Pigliaru, Giovanna Zapperi, Natascia Mattucci, Sandro Bellassai, Porpora Marcasciano, H.E.R. e molti altri.

Un programma fitto di seminari, proiezioni, spettacoli e laboratori per un festival multidisciplinare e trasversale che fa della molteplicità dei linguaggi la sua unicità e la sua forza.

I nove seminari che  hanno cominciato a lavorare fin  dal 20 marzo proseguiranno  fino all’11 aprile presso l’Ex Palazzo Poste (Centro Polifunzionale UniBA) hanno avuto e avranno come ospiti personalità di spessore nazionale e internazionale per affrontare trasversalmente tematiche come la scrittura, il linguaggio e la comunicazione intese come veicolo per una riflessione di genere. Si è cominciato, per introdurre i  temi che attraversano l’intero festival, con l’appuntamento di apertura FEMMINISMO COME RIVOLUZIONE FILOSOFICA che si è tenuto  il 20 marzo  con l’intervento istituzionale delle figure che hanno promosso questa iniziativa.

I seminari si sono svolti e si svolgeranno nel segno dell’innovazione e della riflessione sui linguaggi con ospiti come la scrittrice e sceneggiatrice Caterina Serra che il 22 marzo ha affrontato il tema DI CHE GENERE È LA SCRITTURA?

Il 27 marzo  Natascia Mattucci , insieme a Giusi Strummiello e Giulia Sannolla hanno affrontato il tema della VIOLENZA DI GENERE COME PARADIGMA, un incontro anticipato dalla performance SCALZATI, una produzione AnimALenta con Ilaria Cangialosi e Angela Iurilli.

Il 28 marzo, lo storico Sandro Bellassai  è intervenuto  con Federica Zanetti sul tema LA MASCOLINITÀ CONTEMPORANEA FRA MODERNITÀ E TRADIZIONE. 

OGGI Venerdì 31  si svolgerà un importante approfondimento su SCRITTURA D’ESPERIENZA E LINGUAGGIO NON SESSISTA, con ospiti d’eccezione come Lea Melandri, figura tra le più significative e autorevoli del femminismo italiano, autrice di testi teorici fondamentali come L’infamia originaria e Amore e violenza e Cecilia Robustelli scrittrice, linguista, docente universitaria e consulente dell’Accademia della Crusca.

Lunedì 3 aprile sarà il turno delle SCRITTURE MILITANTI: L’ESPERIENZA DI ABBATTO I MURI con ospiti: Eretica blogger e attivista femminista, Ethan Bonali blogger e attivista queer, Ina Macina attivista femminista, Valeria Stabile femminista e attivista queer. Dopo una settimana, lunedì 10 aprile, sempre presso l’Ex PalaPoste si parlerà di FILOSOFIA COME DICHIARAZIONE D’AMORE, un incontro in cui Simone Regazzoni, docente universitario e scrittore, costruisce un profilo del sentimento amoroso, esaminandone gioie e tristezze, slanci e limiti, ma soprattutto interrogandosi sul suo destino, Regazzoni dialogherà con la docente universitaria Giovanna Maina e con la giornalista e Presidente della Società Italiana delle Letterate Alessandra Pigliaru.

Si chiude il ciclo di seminari con un incontro dedicato a colei che ha ispirato questa edizione del festival con la frase: “Non esiste la meta, esiste il presente. Noi siamo il passato oscuro del mondo, noi realizziamo il presente” CARLA LONZI TRA ARTE E FEMMINISMO dialogo che si terrà martedì 11 aprile alle ore16:30 ancora una volta all’Ex PalaPoste con la storica dell’arte e critica Giovanna Zapperi, Alessandra Pigliaru, Marisa Vinella e Antonella Marino.