Amnesty International ha chiesto l’avvio immediato di un’inchiesta
indipendente sul bombardamento, avvenuto ieri mattina, della sede
dell’Unrwa (l’agenzia dell’Onu per i rifugiati) di Gaza. L’attacco ha
interrotto la distribuzione degli aiuti umanitari alla gia’ martoriata
popolazione, ha provocato l’incendio di uno stabile in cui erano
depositati generi di prima necessita’ e ha causato il ferimento di tre
impiegati dell’agenzia.

Secondo l’Unrwa, che nei giorni scorsi aveva piu’ volte chiesto
all’esercito israeliano di non aprire il fuoco nei pressi dei suoi uffici,
nel corso dell’attacco e’ stato usato anche fosforo bianco.

‘L’attacco all’Unrwa, ufficio che notoriamente svolge attivita’
umanitarie, evidenzia la{{ necessita’ di un’inchiesta approfondita e
imparziale su tutta una serie di attacchi in cui sono stati feriti o
uccisi civili}} e sono stati distrutti edifici e strutture civili’ – ha
dichiarato Malcolm Smart, direttore del programma Medio Oriente e Africa
del Nord di Amnesty International.

‘Siamo particolarmente preoccupati per l’uso da parte di Israele del
fosforo bianco, una sostanza che procura gravi ustioni quanto entra in
contatto con la pelle. Sebbene non proibito dal diritto internazionale, il
fosforo bianco e’ un’arma incendiaria che, a causa dei suoi effetti
devastanti, non dovrebbe essere mai usata in zone densamente popolate’ –ha aggiunto Smart.

‘Il diritto internazionale vieta inequivocabilmente attacchi contro
personale, installazioni, materiali, unita’ e veicoli impegnati in
missioni di assistenza umanitaria. Attacchi del genere possono costituire
crimini di guerra’ – ha concluso Smart.

La Sezione Italiana di Amnesty International prendera’ parte alle
iniziative in programma domani, sabato 17, ad Assisi. L’organizzazione
continua a chiedere una tregua permanente, il soccorso e l’evacuazione dei
feriti, l’accesso senza ostacoli degli aiuti umanitari, l’ingresso di
osservatori sui diritti umani e l’avvio di inchieste per accertare le
responsabilita’ dei crimini di guerra commessi da entrambe le parti in
conflitto nelle ultime tre settimane.