Tempio di Nettuno o di Hera, principale divinità di Poseidonia, più noto come Basilica, dal nome che gli dettero gli eruditi del settecento per la quasi totale sparizione dei muri della cella, del frontone e della trabeazione..
Tempio di Nettuno o di Hera, principale divinità di Poseidonia, più noto come Basilica, dal nome che gli dettero gli eruditi del settecento…

Dal 21 al 31 dicembre (escluso il 25 dicembre) si può vedere Archè, una  installazione site-specific di Alessandra Franco dalle ore 16 alle 19. Una spettacolare installazione video che usa come tela/schermo il tempio della dea.

https://youtu.be/bpE1UvPVpVg

Fondendo classico e contemporaneo, l’artista sfrutta la duttilità dell’immagine in movimento e la trasversalità del video mapping, per raccontare il culto della dea Hera.

Nella mitologia e religione greca, Era o Hera  era una delle divinità più importanti, patrona del matrimonio e del parto. Figlia di Rea e Crono, appena nata fu brutalmente ingoiata dal padre insieme ai fratelli ma. Crono però non riuscì a mangiare Zeus. Poi, grazie a uno stratagemma attuato da Zeus, il titano rigurgitò la figlia che allevata nella casa di Oceano e Teti, poi posò Zeus.

La figura a lei corrispondente nella mitologia romana fu Giunone. I suoi simboli erano la vacca ed il pavone.

Hera veniva ritratta come una figura maestosa e solenne, spesso seduta sul trono mentre porta come corona il “polos“, il tipico copricapo di forma cilindrica indossato dalle dee madri più importanti di numerose culture antiche. In mano stringeva una melagrana, simbolo di fertilità. Omero la definiva la Dea dagli occhi “bovini” per l’intensità del suo regale sguardo.

Alessandra Franco è un’ artista visiva e creative director attiva nel panorama culturale italiano dal 2004. Nel corso della sua carriera ha realizzato importanti progetti video sia per committenti pubblici come il Comune di Roma, il Palazzo Ducale di Genova, il Museo Madre di Napoli, l’Ente del Turismo Campano.

Sceglie e progetta tecnicamente ogni singolo dettaglio delle sue opere accettando facilmente il confronto con le grandi architetture, sia per il fascino che trasmettono nello spazio sia per l’unicità con cui migliorano la percezione visiva del lavoro. Palazzi, rocche e grandi superfici sono la tela perfetta con cui l’artista ci racconta stimoli e suggestioni della sua ricerca.

Per la città di Tivoli ha presentato  il progetto site specific “Imago Vocis” a cura di Chiara Vigliotti, una suggestiva riflessione iconografica accompagnata da un contributo audio inedito frutto dello studio di elementi storici e naturalistici ispirati dal contatto con il territorio tiburtino.

Pioniera in Italia tra le donne attive nella visual art, realizza i suoi progetti con l’ausilio delle più recenti tecniche di proiezione digitale (3D, Mapping). Ha una formazione universitaria come Archeologa dei Beni Culturali arricchita da una specializzazione in Art Direction e Comunicazione Visiva conseguita presso l’Istituto Europeo di Design di Roma.

Gli oltre dieci anni di esperienza e le collaborazioni con il mondo della musica elettronica e del visual design contemporaneo fanno di lei una delle figure più interessanti da seguire sulla scena artistica nazionale.