perugiaQuesta edizione della Marcia per la Pace Perugia Assisi, riveste una particolare importanza ed impegno per la  Rete della pace. L’appello per la Marcia, condiviso con la Tavola della Pace, ha fissato il perimetro comune dentro il quale ci siamo impegnati a costruire ed a riaffermare le ragioni e l’urgenza di una mobilitazione straordinaria della nostra società per dire i nostri No alle guerre, ai muri, al terrorismo, alla finanza speculativa, al commercio delle armi, alla distruzione del pianeta, e far conoscere i nostri SI’, le alternative possibili, reali, concrete per costruire giustizia sociale, rispetto dei diritti umani, per sconfiggere le disuguaglianze, gestire i flussi migratori, contrastare i cambiamenti climatici e convivere con il pianeta, prevenire ed evitare le guerre.

Sappiamo che la Marcia per la Pace rischia di ridursi ad uno stanco rituale, che non basta percorrere il tragitto da Perugia ad Assisi per cambiare le politiche e passare dalla cultura della guerra a quella della nonviolenza. Ma oggi l’avanzare della terza Guerra Mondiale a pezzi, come l’ha definita Papa Francesco, richiede uno sforzo, se possibile, superiore a quello degli anni passati, per contrastare la deriva violenta e di imbarbarimento dei tessuti sociali e delle relazioni umane che ci sta travolgendo, per affermare e ricordare con forza che un’altra strada è possibile.

Oggi è importante esserci. Esserci in tant*. Esserci con proposte, con richieste e con impegni. La Marcia è una tappa di un percorso che è iniziato con la nascita della Rete della Pace e sarà quindi una ulteriore occasione per far conoscere le  piattaforme e le campagne della Rete della Pace, per allargare  il terreno del dialogo e del confronto democratico.

per maggiori informazioni andare al sito http://www.retedellapace.it/2016/09/perugia-assisi-note-informative-per-partecipare

Riprendiamo una frase detta da don Luigi Ciotti e riportata sul sito della Tavola della pace  E’ necessario, qualcuno dice: ma a cosa servono queste cose? Be’, è importante anche dire da che parte si sta. E anche questi gesti, c’è anche qualcuno che non riesce a capire: perché di notte si cammina da Perugia ad Assisi? Perché in questo momento la situazione sulla faccia di questa terra è una situazione gravissima: decine di conflitti, milioni di persone allo sbando, una povertà che cresce e che si allarga. Milioni di bambini coinvolti. No, noi ci commuoviamo così ogni tanto, ma quando è ora di muoverci ci dobbiamo muovere di più tutti.

Ecco una politica che fa dei proclami ma poi alla fine vogliamo vedere come si traduce tutto questo. Ma dove è l’Onu? Dove è l’Europa? Dove è questo mondo che parla di pace? Per creare le condizioni di un cambiamento. C’è tanta ipocrisia e ci sono tante povertà che crescono, disuguaglianze, forme di marginalità. In Europa abbiamo tradito i padri fondatori, il loro sogno.

Si stanno costruendo i muri, i muri per respingere, i muri si stanno costruendo nella nostra Europa, culla della civiltà.”