Ottava tappa della  mostra 1946 IL VOTO DELLE DONNE che si sta tenendo a CORCIANO e che è stata inaugurata il 23 aprile 2017

Il Sindaco di Corciano Cristin Betti con Rita Torricelli Speziali di 97 anni,  Lina Casciola Novembre di 100 anni e  Luisa Zappitelli Ercolani di 106 anni tre donne che hanno votato nel 1946

Nell’assolata mattina del 23 aprile, l’antico borgo di Corciano era in festa per la Primavera di Corciano, dedicata a bambini e bambini e anticipata, il 22, da Le fiabe dei mondi fantastici-Il Mago di Oz, nella Biblioteca Comunale “G. Rodari”.

In concomitanza con la Primavera, dalle molte iniziative (es. Orti fioriti), Corciano ospita nel complesso monumentale di S. Antonio Abate (Via della Torre n. 10), fino al 7 maggio, l’ottava tappa della Mostra itinerante 1946: il voto delle donne, esordita a Roma nel 2016 e organizzata dall’associazione Il Paese delle donne, Consigliera di Parità di Frosinone, Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Federazione Italiana Laureate e Diplomate Istituti Superiori.

Giovanna Rotondo Consigliera di Parità di Corciano

L’iniziativa è un peculiare intreccio di testimonianze di donne maggiorenni nel 1946 – le prime italiane a esercitare il diritto di voto – contributi storici di docenti, ricercatrici ed esperte in women’s studies, documenti esclusivi d’archivio, fotografie tratte da album privati e pubblici, materiali video e filmici, esposizioni d’arte e una serie d’iniziative a tema che è stata premiata con la Medaglia del Presidente della Repubblica, di cui rinnoviamo i ringraziamenti.

Altri sinceri ringraziamenti il Comitato Tecnico della Mostra (Fiorenza Taricone, Gabriella Anselmi e chi scrive), porge ai Patrocinatori della tappa in corso: Comune di Corciano, al Sindaco Cristian Betti, Assessori, funzionari, Soprintendenza, volontari; Consigliera di Parità (Umbria); Arcisolidarietà Ora d’Aria (Pg); Cgil (Umbria): Progetto Pap-Occhio; Club della Vespa di Città di Castello.

L’incontro del 23 è stato gioioso ed empatico. Le tre testimoni non si conoscevano e il loro abbraccio, e quello del pubblico a loro, è stato commovente. Tre donne eccezionali e non solo per il traguardo dell’età.

Luisa Zappitrlli Ercolani in vespa

Giunte la prima a piedi (Rita Torricelli Speziali, 97 anni), la seconda in macchina (Lina Casciola Novembre, 100 anni e la terza in vespa (Luisa Zappitelli Ercolani, 106 anni,  mascotte del citato Club della Vespa, presente con una nutrita e colorata delegazione), le tre sorridenti, affabili ed eleganti “testimoni”, si sono sedute al sole davanti al cancello di S. Antonio Abate e, tra applausi, sorrisi, saluti formali e informali, si sono fatte ammirare per vitalità, empatìa, vivacità di narrazione e perfezione nei ricordi che, come sempre,  sono diventati generosa e intima narrazione di vissuti ed esperienze.

Riteniamo una delle ricchezze della Mostra sia proprio la felicità che accompagna questi momenti nonché la scoperta di sfumature sempre nuove che riscrivono la storia a partire da sè.

La testimonianza di Luisa Zappitelli, una delle nostre prime testimoni, è dall’anno scorso pubblicata su questa testata e sui pannelli della Mostra, mentre le testimonianze delle due corcianesi, Torricelli e Casciola, sono nel video girato dal regista Gabriele Romani che lo ha gentilmente messo a temporanea disposizione della Mostra, come altri materiali video e filmici proiettati durante le tappe.

In apertura, il Sindaco Cristian Betti, che già si era espresso a favore della Mostra dichiarando di «essere sicuro che i concittadini non avrebbero fatto mancare la loro partecipazione e il loro affetto» ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa sul piano teorico e divulgativo; l’impegno del Comune di Corciano nel valorizzare protagonismi e memorie del territorio; incrementare la trasmissione dei saperi attraverso iniziative anche nelle scuole; sostenere, unitamente alla Consigliera di Parità di Corciano, politiche democratiche e di libertà, «da difendere e declinabili nel rispetto tra soggetti, maschili e femminili, portatori di differenze che contribuiscono, se valorizzate, al progresso armonico dell’umanità».

Pubblichiamo, di seguito, sintesi dell’intervento di Elena Tiracorrendo, Consigliera di Parità (Umbria).

A sua volta, il Comitato tecnico (Fiorenza Taricone, Gabriella Anselmi e chi scrive) ha descritto origini, esperienze e percorsi della Mostra che nel cuore del borgo medievale di Corciano offre un itinerario internazionale (ex chiesa) con attiguo Spazio infanzia e uno nazionale (cripta e adiacenze), entrambi per l’occasione ampliati con contributi su Adele Bei, sul suffragio femminile nel mondo, manifesti, altro.

Anticipando i ringraziamenti a chi, come già annunciato, arricchirà ulteriormente la Mostra d’interviste e materiale a tema, raccolte/o in Umbria, ricordiamo che tutto quanto sarà donato alla Mostra entrerà nei Fondi bibliotecari del Paese delle donne in Archivia (Casa internazionale delle donne) e nella Biblioteca dell’Area umanistica dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale oltre che nel catalogo previsto per il 2017

Ricordiamo anche che è in uscita l’intervista di Eleonora Polsinelli a Liliana Gragnoli.

Prossime iniziative della Mostra a Corciano: 25 aprile, Spazio Infanzia del Progetto Pap-Occhio, metodo innovativo ortottico su supporti d’arte; 1° maggio incontro su Adele Bei, antifascista, prigioniera a Perugia e confinata a Ventotene, Madre costituente, deputata, sindacalista, tra le fondatrici dell’Udi).

Non in ultimo, ringraziamo l’Ufficio Stampa (Monica Rosati) del Comune di Corciano.

http://www.corcianonline.it/2017/04/21/nel-borgo-lottava-tappa-della-mostra-itinerante-1946-voto-delle-donne/; http://umbrianotizieweb.it/eventi/10887-dal-23-aprile-al-7-maggio-al-complesso-monumentale-di-sant-antonio-abate;

 

Queste sono alcune foto dell’allestimento della mostra. La mostra si onora della Medaglia del Presidente della Repubblica

Foto di Eloïse Finetti e Maria Paola Fiornesoli

Nelle foto Maria Paola Fiorensoli, Gabriella Anselmi, Marianne Breitwieser, Eloïse Finetti che hanno allestito gli spazi del Complesso monumentale Sant’Antonio Abate a Corciano,  per l’ottava tappa nazionale della mostra itinerante ‘1946: il voto delle donne’.

 

 

Donne in cammino nella storia

Sintesi dell’intervento tenuto durante la mostra di Elena Tiracorrendo – Consigliera regionale di parità dell’Umbria

Quella del voto alle donne è solo una tappa di un lungo cammino che il genere femminile sta percorrendo nella storia. Un cammino che inizia da lontano e che non è ancora concluso. La meta: una società armonica, in cui indipendentemente dal genere ci sia la possibilità di diventare ciò che si è, sviluppando appieno potenzialità e talenti, nel rispetto delle differenze.

Sul punto di partenza, il punto da cui tutto è iniziato, ci sono opinioni discordanti. Chi lo fa risalire all’età della pietra, con l’uomo dedito alla caccia e la donna a cucinare e ad accudire la prole nelle caverne; chi ad Adamo ed Eva, dove Eva nasce da una costola da Adamo ed è la principale responsabile di un “peccato originale”, condannata da Dio a partorire con dolore ed essere dominata dall’uomo; chi parla di un’età dell’oro, caratterizzata da pace e prosperità, quando a prevalere era il femminile ed il culto della dea madre, epoca improvvisamente conclusasi per lasciare il posto ad un mondo governato dagli uomini, violento e brutale.

Al di là del punto da cui tutto è cominciato, resta il fatto storico di una condizione femminile di inferiorità, violenza e pregiudizio da cui non ci siamo ancora del tutto emancipati. Questo cammino delle donne nella storia, volto ad affermare sé stesse, non lineare ma tortuoso e a tratti discontinuo, può diventare invisibile senza azioni concrete volte a farlo venire alla luce. Soprattutto le nuove generazioni di donne, invece che proseguire nel percorso, potrebbero prendere per scontate le libertà e i diritti di cui godono, e tra questi il partecipare alla vita democratica con il proprio voto, avendo la possibilità di essere elette: un fatto oggi scontato ma che per le nostre nonne o bisnonne ha costituito una novità dirompente.

La mostra sul 70esimo anniversario del voto alle donne in Italia serve a ricordare tutto questo: il cammino delle donne nella storia non è ancora concluso, tanta strada è stata fatta ma la meta non è ancora raggiunta. Pur nelle differenze geografiche e culturali, non esiste ancora al mondo una sola società con effettiva parità di diritti e opportunità tra donne e uomini. La stessa necessità di un “Codice per le pari opportunità tra uomo e donna” (d.lgs. 198/2006) e di una figura come la Consigliera di parità, “sentinella” contro le discriminazioni tra uomo e donna nel lavoro, testimonia il fatto che la condizione femminile e quella maschile sono ancora diverse, anche in Italia, nonostante mai come oggi tante donne abbiano avuto un ruolo attivo nella vita politica, economica e sociale del Paese.

Dobbiamo proseguire il cammino. Non si tratta solo di essere di più, ma soprattutto di “fare la differenza”, portando le nostre logiche nei contesti in cui ci troviamo ad operare. Avendo ben presente una cosa: la meta – una società in cui indipendentemente dal genere ci sia la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità – comporta una crescita culturale che non può non coinvolgere gli uomini, in un cammino che necessariamente deve essere percorso insieme.