Nell’assemblea che si è svolta alla Casa Internazionale delle Donne di Roma il 13 gennaio, a proposito dell’attacco alla libertà femminile rappresentato dalla proposta di legge Gallardòn in Spagna, le molte donne presenti , esponenti di diverse realtà istituzionali e di movimento , si sono confrontate sulla gravità delle attuali politiche in Spagna come in Italia ed in Europa. L’incontro ha preso il via dai documenti e contributi presenti anche in rete ( testi da Il Paese delle Donne, della Wilpf, del sito womenareurope, i diversi documenti delle donne spagnole per le prossime mobilitazioni, la bozza di comunicato dell’assemblea)

Gli interventi hanno messo in luce la contemporaneità di altre vicende contro l’autodeterminazione femminile: la bocciatura europea della mozione Estrella sulle politiche europee di sostegno alle scelte riproduttive; il referendum svizzero che tende ad escludere l’IVG dalla sanità pubblica; la consistente obiezione di coscienza che limita in Italia l’attuazione della 194, ecc.
Per contrastare questa deriva reazionaria contro la libertà femminile, si è convenuto sulla necessità di una strategia unitaria, basata sulla condivisione della premessa politica fondamentale, l’affermazione della nostra autodeterminazione, e a tal fine {{si è deciso di convergere sulla rete womenareurope}}, anche se con un nostro specifico comunicato di adesione.

La battaglia contro la proposta Gallardòn può essere vinta, grazie alla mobilitazione delle donne europee e per la radicalità della nostra opposizione, ma rappresenta solo un primo livello della nostra azione. Si deve infatti affermare, soprattutto in vista delle prossime elezioni europee, che l’autodeterminazione femminile è la priorità delle cittadine europee, e parte integrante della nostra cittadinanza.
Certamente la proposta Gallardòn appresenta un attacco forte a quel patto tra uomini e donne che proprio in Spagna ha permesso cambiamenti importanti nelle politiche sui diritti riproduttivi, ma riguarda direttamente anche il nostro paese; bloccare la proposta Gallardòn vuol dire anche contrastare gli attacchi che le destre stanno conducendo contro la libertà delle donne, rispetto al welfare, ai diritti sul lavoro, ai diritti civili. Rispetto alla attuazione della 194, ad esempio, non si possono ignorare le ambiguità del dibattito parlamentare e le inadempienze delle Regioni.

Rispetto alle prossime date si decide di organizzare per il 1 febbraio, contemporaneamente alla mobilitazione delle donne spagnole con il “{{[Treno della libertà->http://www.eltrendelalibertad.com/]}}”, un presidio davanti all’ambasciata di Spagna; a tal fine viene convocata una riunione organizzativa per venerdi 17 gennaio, alle ore 16 , presso la Casa Internazionale delle Donne.
Si decide anche di valutare la opportunità delle altre mobilitazioni proposte in vista dell’8 marzo e del 29 marzo, in occasione del summit delle donne europee a Madrid.