Intervista sul canale YouTube dell’associazione a Marilina Rachel Veca che firma pagine d’informazione e denuncia sull’utilizzo e sugli effetti, patologici e letali, dell’uso, nelle armi e negli esperimenti bellici, dell’Uranio “… metallo bianco-argenteo, debolmente radioattivo, molto denso, non utile per la maggior parte degli usi militari e civili se non accrescendo la concentrazione dell’isotopo leggero tramite un processo di arricchimento (…) che produce grandi quantità di Uranio Impoverito, ossia uranio a cui manca la corrispondente quantità di 235U, generalmente compresa tra lo 0,2% e lo 0,3% a seconda delle esigenze economiche e di produzione.” (p. 19).

“Questa è la storia di una guerra che non esiste, non appare sui libri di storia, non è mai stata dichiarata” afferma l’Autrice, “…anche se tante persone hanno subìto morte e dolore, i territori sono stati contaminati e intere popolazioni decimate; è la storia di un crimine subdolo che si perpetua nel tempo, che non finisce ma anzi peggiora nel tempo; è una storia fatta di milioni di microstorie di ingiustizia e di vergogna che pochi vogliono raccontare e che pochi vogliono ascoltare.” (p.17).

Nel testo – introdotto da Emanuele Lepore, con interventi di Angelo Cremone, Vincenzo Riccio e Giulia Spada – un’esaustiva documentazione, anche statistica e testimoniale, dei danni irreversibili agli esseri umani, animali e vegetali; del “terricidio” prodotto dalle micidiali polveri. “…un nesso negato o sminuito” afferma l’Autrice, “per motivazioni politiche ed economiche.” Tra gli esempi riportati: la Sardegna “…una delle regioni più militarizzate d’Italia”; la mancanza di adeguate protezioni nell’equipaggiamento del personale italiano e non solo, militare e civile, in Somalia, “…contrariamente a quello americano, avendo gli Usa pubblicamente riconosciuto l’uso dell’Uranio Impoverito”; la contaminazione del Kosovo e di Metohija “…dove la gente si ammala e muore senza essere riconosciuta come vittima di guerra.”

Al proposito, l’Autrice sottolinea l’opera informativa e di tutela svolta dall’ASSOCIAZIONE NAZIONALE VITTIME URANIO (A.n.v.u.i.), verso chi, militare o civile, sia affett* da patologie oncologiche dopo un servizio prestato per un minimo di 7 giorni nelle FFAI, nei TERRITORI CONTAMINATI o in POLIGONI nazionali ed internazionali su territorio italiano. Stessa azione è rivolta alle famiglie dei/delle decedut* per patologie oncologiche alla cui origine vi sia “intossicazione da metalli pesanti, prodotta da esplosioni belliche”. Altre attività associative: l’educazione al “rischio patologico”, alla tutela del personale interessato, studio e ricerca, proposte anche legislative e l’assegnazione di tre BORSE DI STUDIO annuali intitolate ad “Alessandro Milia”, “Luciano Cipriani” e “Gianflavio Monaco”, a student* di scuola primaria e secondaria (info@associazionenazionalevittimeuranioimpoverito.it).

L’Autrice pubblica, in Appendice, un documento rivolto al Parlamento Europeo a nome del gruppo UEN sulle armi all’uranio impoverito e sui loro effetti sulla salute umana e sull’ambiante, dicendosi scettica ma non scoraggiata. al n. 8 “si invita gli Stati membri e il Consiglio ad assumere un ruolo guida nei lavori per un trattato internazionale, attraverso l’ONU, che stabilisca il divieto di sviluppo, produzione, stoccaggio, trasferimento, sperimentazione e uso di armi all’uranio nonché la distruzione o il riciclaggio delle scorte esistenti.” (p. 137)

MARILINA VECA presiede l’associazione RINASCERE (ONLUS) che opera a favore di progetti di pace e di sostegno umanitario, in particolare modo per le enclavi serbe di Kosovo e Metohija; saggista e articolista, insignita del KARI

MARILINA VECA presiede l’associazione RINASCERE (ONLUS) che opera a favore di progetti di pace e di sostegno umanitario, in particolare modo per le enclavi serbe di Kosovo e Metohija; saggista e articolista, insignita del KARIÈ FOUNDATION AWARD, ha una Laurea ad honorem in Giornalismo (2019) e, con Alessandro Antonaroli, ha firmato la regia di “Katastrofa”; ricopre una carica onorifica nell’A.n.v.u.i.

Info: Marilina Veca, URANIO IMPOVERITO: La terra è tutta un lutto. Roma: Sensibili alle foglie, 2023