Prima della fine dell’anno il Parlamento Europeo sarà chiamato a ratificare l’accordo UE-Canada, il CETA,  firmato il 30 ottobre. A partire da oggi, Stop TTIP Italia aumenta la pressione sugli eurodeputati per chiedere loro di esprimere un voto contrario

I nostri rappresentanti politici in Europa saranno chiamati a rispondere agli elettori, che dai territori chiederanno di motivare le loro opinioni sul CETA. È questo l’obiettivo della campagna “Adotta un europarlamentarelanciata da Stop TTIP Italia, la rete di oltre 200 organizzazioni che si oppone agli accordi di liberalizzazione commerciale promossi dall’Unione Europea senza valutare i numerosi impatti negativi sulla vita dei cittadini e l’ambiente.

Da oggi fino al voto della plenaria di Strasburgo, le italiane e gli italiani contrari alla deregulation promossa dal CETA, che mette sul piatto del business i servizi pubblici, il lavoro, il cibo e l’ecosistema, potranno fare pressione sugli eurodeputati per esortarli a respingere l’accordo. I loro contatti pubblici verranno messi a disposizione sul sito www.stop-ttip-italia.net, insieme alle analisi e ai dossier che la campagna ha pubblicato. Questi documenti espongono tutte le contraddizioni e i pericoli contenuti nel testo del CETA, e serviranno per chiedere conto della posizione dei nostri eletti in merito alle scottanti questioni lasciate aperte dal negoziato. Lanciamo insieme la campagna! Un abbraccio Alberto, Elena, Francesco e Monica.

https://stop-ttip-italia.net/adotta-un-europarlamentare/

QUESTA LA LETTERA DA MANDARE AI PARLAMENTARI EUROPERI DELLA CIRCOSCRIZIONE DOVE SI RISIEDE

Gentili onorevoli europarlamentari,

come cittadine/i italiane/i e come elettori/elettrici nella circoscrizione dove siete stati eletti, siamo particolarmente preoccupati della politica economica e commerciale messa in campo dalla Commissione Europea. Il TTIP prima e adesso il CETA, per una serie di questioni già evidenti nei testi ufficiali, disegnano una prospettiva di sviluppo che rischia di impattare negativamente sulla filiera agroalimentare italiana, sulla tutela ambientale e persino sulle prerogative degli organismi democraticamente eletti nel nostro Paese, attraverso l’istituzione di un sistema per la risoluzione delle controversie potenzialmente lesivo delle prerogative costituzionali. Il tutto senza offrire garanzie esigibili per le condizioni e i diritti dei lavoratori.
Il Parlamento Europeo sarà chiamato a breve a ratificare il CETA, un accordo da noi considerato rischioso proprio avendone analizzato i testi e le possibili ripercussioni.

Per questo crediamo che la ratifica del CETA non possa passare sotto silenzio e come elettori attivi nella circoscrizione dove siete stati eletti, vi chiediamo una chiara posizione sul CETA e su quello che andrete a sostenere con il vostro voto al Parlamento Europeo.
Vi inviamo per l’occasione un’analisi sull’Accordo, sulla quale vi chiediamo una presa di posizione chiara, sottolineando gli aspetti che ritenete condivisibili o non condivisibili.

Rimaniamo  in attesa di una vostra cortese risposta e vi inviamo cordiali saluti