Sen. Lina Merlin

 

Non molte persone sanno che la senatrice Merlin oltre ad essere stata colei che si battè per l’abolizione della case chiuse è stata anche un’antifascista che ha combattuto contro ogni ingiustizia.  Fu anche la prima donna a parlare al Senato e il suo intervento, il 10 giugno 1948, fu in difesa di un bracciante 24enne ucciso dalla Polizia.

Maestra elementare perse la cattedra perché rifiutò l’adesione al Partito fascista. Dal 1919 era infatti iscritta al Psi, venne arrestata 5 volte e fece 4 anni di confino in Sardegna e fu amnistiata solo per il matrimonio del re con Maria José. Con Pertini e Basso poi partecipò all’insurrezione di Milano e fece parte del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.  All’Assemblea costituente si distinse per i suoi interventi in difesa dei diritti delle donne e in difesa della famiglia. Nel 1948 presentò un disegno di legge per l’abolizione delle case riservate alla prostituzione controllata dallo Stato che fu approvata soltanto nel 1958. Fu eliminata la schedatura da parte dello Stato di tremila donne che esercitavano la prostituzione. Per aver presentato la legge sulle case chiuse la senatrice Merlin subì dei violenti attacchi dalla parte più reazionaria della società italiana.

Nel novembre 1951 accorse in Polesine in occasione dell’inondazione del Po. Nel maggio 1951 fu eletta consigliere comunale a Chioggia. Nel 1961 uscì dal Partito socialista e nel 1963 rinunciò a porre la sua candidatura alle elezioni.  Morì a Padova il 16 agosto 1979. L’Avanti, il quotidiano del suo partito, non ne diede nessuna notizia.

Nel 1989 Elena Marinucci curò il volume di Lina Merlin La mia vita. Gli autori dei saggi dedicati alla figura della più nota delle senatrici italiane sottolineano giustamente la scarsa attenzione che è stata finora dedicata ad una protagonista della nostra vita politica e parlamentare.

Così per ricordarla  a 130 anni dalla sua nascita alcune senatrici hanno deciso di porre una effige di Lina Merlin una delle madri della Costituzione,  nel corridoio del Senato tra i  busti delle personalità più significative della politica. Una iniziativa portata avanti dalla senatrice del Pd Laura Puppato, dalla capogruppo del Psi alla Camera Pia Locatelli, dalla Presidente del Comitato “Lina Merlin, Madre della Repubblica” la senatrice Paola Lincetto, dalla giornalista Anna Maria Zanetti e dalla vicepresidente della Fondazione Anna Kuliscioff, Marina Cattaneo.

L’occasione è data dalla costituzione del Comitato che si è formato per la ricorrenza dei 130 anni dalla nascita di una figura di spicco della nostra democrazia: prima donna a parlare nell’Aula di Palazzo Madama, senatrice nelle prime tre legislature e promotrice di alcune leggi fondamentali per i diritti delle donne e dei più deboli. Il Comitato intende anche promuoverne la figura di Lina Merlin a tutto tondo.

Dedicare un busto a Lina Merlin proprio al Senato, nel luogo dove si è svolta tutta la sua attività parlamentare – ha detto Laura Puppatosignifica restituire a questa straordinaria figura politica femminile il posto che le spetta, attribuendole il giusto valore, che è pari a quello riconosciuto ai più importanti uomini politici del ‘900. Dopo essere stata partigiana, aver scontato 4 anni di confino e aver partecipato alla Costituente, da laica, socialista e riformista è stata la prima donna a parlare nell’Aula del Senato. In tre legislature a Palazzo Madama ha combattuto senza sosta per i diritti delle donne e dei più deboli. Il riconoscimento del Senato a Lina Merlin – ha concluso Laura Puppato – è un riconoscimento all’attività delle donne in questo ramo del Parlamento”. Pia Locatelli, intervenendo, ha sottolineato che Lina Merlinha ottenuto la fama con la legge che chiuse i bordelli e che le creò non pochi nemici; lo dobbiamo a lei se nella Costituzione è stato scritto ‘senza discriminazione di sesso’ nell’art. 3, l’abolizione della dicitura ‘figlio di NN’, la promozione della legge per l’assistenza ospedaliera gratuita al parto”. L’on Pia Locatelli ha poi aggiunto “mi piace onorare la sua memoria, proprio in tempi in cui alcuni vorrebbero considerare i ‘sex workers’ lavoratori come gli altri. La legge Merlin è tuttora una delle migliori in Europa”.

Il Senato commemorerà Lina Merlin il prossimo 13 giugno alle ore 10,30 nella sala Zuccari del Senato  in via della Dogana Vecchia 19 a Roma

I lavori saranno introdotti e coordinati da Daniela Brancati, giornalista. Linda Lanzillotta, vicepresidente del Senato – Luigi Landa, presidente Gruppo PD Senato – Elena Marinucci, già senatrice e parlamentare europea – Paola Lincetto, presidente Comitato nazionale Lina Merlin, porteranno i loro saluti seguiti dagli inter enti di  Valeria Fedeli, ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Pia Locatelli, capogruppo PSI alla Camera dei Deputati –  Laura Puppato, senatrice PD – Anna Maria Zanetti, giornalista, studiosa della figura di Lina Merlin – Walter Galbusera, presidente Fondazione Anna Kuliscioff di Milano – Monica Fioravanzo, storica, Università di Padova. All’incontro prteciperà anche Vittoria Tola, responsabile nazionale UDI – Daniela Colombo, economista dello sviluppo; Vannina Mulas, già sindaca di Dorgali (NU).

La Senatrice Lina Merlin – un pensiero operante

A ottobre ci saranno convegni anche all’Archivio di Stato di Rovigo, Milano e nel nuorese, dove visse da confinata. È in via di ampliamento anche il libro di Anna Maria Zanetti ‘La senatrice Lina Merlin, un ‘pensiero operante”, edito da Marsilio.