14701100_100111213801450_188253695098486784_nVi invitiamo ad un incontro alla Casa Internazionale delle donne, il 26 novembre 2016 alle ore 10  alle ore 13  per ragionare insieme su un pezzo di realtà che coinvolge tutte le nostre vite: la libertà delle donne di fronte allo sviluppo di vecchi e nuovi fondamentalismi.
(In seguito potremo partecipare alla manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne prevista in quella giornata con ritrovo in piazza della Repubblica a partire dalle ore 14).
Viviamo infatti in un’epoca segnata da regressioni culturali e politiche, da violenze, sulle persone e sulle popolazioni, da guerre e da migrazioni. Spesso la religione, qualsiasi essa sia, viene usata per “giustificare” atti repressivi e di violenza, politiche distruttive e degradanti della civiltà umana.
I fondamentalismi possono avere natura differente, ma sono sempre “totalizzanti” ed “escludenti”, a noi interessa ragionare su alcuni, quelli che più hanno come bersaglio la libertà delle donne, i fondamentalismi religiosi o ideologici a oriente e occidente la cui ossessione è cancellare la possibilità di queste ultime di disporre liberamente del proprio corpo e della propria mente. Spesso essi si intrecciano con altri
fondamentalismi, i cui effetti minano alla radice la libertà delle donne, a nostro avviso un indicatore questo del livello generale di libertà e civilizzazione. Pensiamo a quello “tecnologico-scientifico” e a quello del “libero mercato”: dal dominio della tecnologia sui nostri corpi alle guerre, i loro effetti disastrosi sono sotto i nostri occhi.
L’altra faccia della violenza è la estrema debolezza del pensiero e della capacità di immaginare alternative fondate sull’inclusione e la partecipazione. La volontà di riconoscere criticamente le differenze e farle coesistere, può essere un antidoto all’assolutismo fondamentalista.
E’ come se la straordinaria avanzata delle donne nel mondo negli ultimi decenni dovesse essere ricacciata indietro. Ma la resistenza delle donne si manifesta, in modi diversi, in molte parti del mondo.
Per questo nell’incontro che vi proponiamo non vogliamo limitarci a denunciare gli attacchi e la regressione né ad analizzare teoricamente le diverse forme di fondamentalismi che percorrono il mondo. Ci interessa confrontare a approfondire linguaggi e modi diversi per vivere e/o costruire la propria identità e la critica ad appartenenze imposte; vorremmo confrontare pratiche ed esperienze di resistenza ai fondamentalismi, in cerca di alternative, i segni del cambiamento che queste esperienze portano con sé, in particolare in quei luoghi di conflitto dove è centrale il ruolo delle donne nei processi di costruzione della pace, del dialogo e della convivenza: in Europa come in America latina, in Medio oriente e nel nord Africa, a oriente e occidente….
Noi, donne di diverse generazioni e differenti esperienze sociali e culturali pensiamo che la costruzione di alternative passi anche attraverso il legame e la relazione con donne di altri paesi, con altre esperienze ed altre pratiche legate dal filo dell’affermazione di sé e dell’autodeterminazione.
Molte, in anni precedenti, hanno stabilito legami e realizzato scambi attraversando confini geografici e allargando insieme ad altre i confini del ragionamento. Vogliamo riprendere e rafforzare questi fili alla luce della realtà in cui viviamo, per costruire relazioni in grado di produrre su di essa un’azione di trasformazione.
Ci auguriamo che accogliate il nostro invito e in attesa di incontrarci vi inviamo i nostri più affettuosi saluti.
Francesca Koch, Donatella Artese, Antonia Sani, Alessandra Mecozzi, Ada Donno, Anna Picciolini, Giuliana Beltrame, Imma Barbarossa, Chiara Giunti, Nicoletta Pirotta, Milena Fiore, Clotilde Barbarulli, Cecilia Dalla Negra,Giovanna Pagani, Rosangela Pesenti, Giovanna Romualdi,Fabio Alberti, Rosalba Volpi,Loretta Mussi, Annalisa Marino, Angela Perri,Stefania Vulterini,Roberta Zoppi, Giusi Di Cristina, Anita Giuriato, Luisa Carminati Chiara Prascina, Teresa Masciopinto, Marina Del Vecchio, Patrizia Sterpetti, Maria Paola Fiorensoli, Roberto Morea, Marta Ghezzi, Sancia Gaetani, Edda Billi, Nicoletta Bardi, Tina Cimini.