Sabato 16 dicembre alle ore 11.00, presso la Biblioteca Flaminia – Via Cesare Fracassini 9, Roma, presentazione del volume “La scena delle donne” di Emilia Costantini e Mario Moretti, con la prefazione di Dacia Maraini: storia e storie delle donne in teatro dall’antica Grecia ai giorni nostri

Il libro pubblicato per la prima volta nel 1992 torna in libreria con un aggiornamento che comprende interventi di Maria Letizia Compatangelo, Patrizia Monaco, Alina Narciso e Bruna Braidotti, donne autrici, registe, saggiste, direttrici artistiche, che si impegnano per un riequilibrio della presenza femminile sul palcoscenico e dietro le quinte.

Dall’epoca della grande fioritura del teatro greco, fino al XVI secolo, la pratica teatrale è stata vietata alle donne, sia come attrici che come autrici. Indagare sui motivi di questa esclusione è uno dei fondamenti di questo libro, il quale ha avuto e ha ancora anche altri obiettivi, tra cui quello di fornire una mappa della creatività teatrale delle donne, molto spesso sommersa o addirittura dimenticata per pigrizia intellettuale. Questa storia di parole dette è anche uno studio sulle parole non dette o tenute prigioniere da secolari convenzioni o da assurdi divieti.

Il testo di Emilia Costantini e Mario Moretti (scomparso nel 2012) con la prefazione di Dacia Maraini, nell’edizione aggiornata (2022), è integrato da tre contributi scritti da importanti voci del teatro femminile italiano. L’introduzione alla seconda edizione è a cura di Maria Letizia Compatangelo – drammaturga, saggista e Presidente del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea – Cendic,; il contributo di Patrizia Monaco, autrice per il teatro in Italia e all’estero e traduttrice, s’intitola “Esperienze degli anni novanta che aprirono la strada per fare rete nel nuovo millennio”; in appendice, due testimonianze, quelle dell’attrice, regista e direttrice artistica della Compagnia di Arti&Mestieri, madre del festival “La Scena delle donne” in Friuli Venezia Giulia, Bruna Braidotti, che ha promosso la riedizione del libro, e di Alina Narciso, drammaturga e regista della compagnia Metec Alegre che ha fondato fra Italia, Spagna e Sudamerica il festival biennale di drammaturgia femminile “La escritura de la/s diferencia/s”. Le due voci si alternano attraverso le domande della giornalista di teatro Renata Savo, in una conversazione dal titolo “«Pordenone chiama Napoli»: da un incontro a una Rete; un viaggio nel tempo per raccontare i percorsi di due donne e operatrici teatrali, il cui incontro avvenuto nel 2006 ha gettato le basi per la costituzione della “Rete nazionale per la parità di genere nelle arti performative”, nata per ideare e proporre misure concrete per contrastare la disparità di genere nel mondo del teatro e, di riflesso, nella società.

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