Dalla rete Le donne per le donne riceviamo il report del primo evento solidale per le donne afghane svoltosi a Milano il 22 ottobre. Nel comunicato, la rete spiega anche come saranno utilizzati i fondi raccolti e anticipa le prossime iniziative.


Le donne per le donne è una rete solidale nata in Italia il 15 di agosto quando l’Afghanistan veniva consegnato nelle mani dei talebani. Un avvenimento che ha portato alla perdita dei diritti guadagnati dalle donne afghane negli ultimi venti anni. Oltre 200 donne italiane si sono immediatamente mobilitate in rete e sull’onda dell’indignazione
hanno sentito la necessità di dare un aiuto concreto a chi stava fuggendo e a chi è stato costretto o ha scelto di restare. Gli obiettivi sono stati presto individuati: aiutare in Italia, aiutare in Afghanistan e continuare ad informare su quello che stava accadendo nel paese.
PRIORITY, la prima iniziativa di fundraising, si è svolta il 22 ottobre a Milano presso il Superstudio Più di Via Tortona 27 con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno di tre organizzazioni umanitarie italiane che da anni lavorano sul territorio con un focus particolare su donne e bambini, EMERGENCY, Fondazione Pangea Onlus e CISDA.

La cena è stata curata da Enrico Bartolini, lo chef italiano più stellato al mondo. A fare da madrina Cristiana Capotondi, tra le fondatrici della rete, che ha condotto la serata e introdotto gli ospiti che via via si sono avvicendati. In sala, duecento persone, oltre ai donatori e i rappresentanti delle onlus coinvolte, anche la Deputata Lia Quartapelle, il
Vice Sindaco di Milano Anna Scavuzzo, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.
La serata è stata non solo l’occasione per conoscere le organizzazioni umanitarie che da anni svolgono un ruolo fondamentale nella difesa dei diritti umani e i progetti che la raccolta fondi andrà a finanziare, ma un’opportunità per ascoltare la testimonianza diretta di due donne afghane fuggite dal loro paese e per conoscere le prossime attività
che la rete Le donne per le donne organizzerà.

Grazie alle molte aziende e ai privati cittadini che hanno accolto l’appello e hanno sostenuto l’iniziativa sono stati raccolti 120.000 euro. “Un risultato importante per una rete nata spontaneamente solo due mesi fa – dice Flora Ribera, Presidente del Comitato Le donne per le donne che il 15 di agosto ha dato il via a questo movimento femminile –
Una testimonianza di come la società civile, grazie alla capacità di fare rete e di mettere al servizio di un obiettivo comune la propria professionalità e le proprie conoscenze, può aiutare concretamente.

Per questa iniziativa si ringraziano i donatori – AGL, Artemide, Cassina, Chiomenti – Studio Legale, Credimi, Design Holding, Electrolux, Fondazione Accenture, Fondazione Bracco, Studio Legale Gattai, Minoli Partners, Studio Legale Associato Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, Generali, Greenberg Traurig Santa Maria, Living Divani, Moschini, Nunatac, Parini Associati, Poltrona Frau, Porro, Publitalia80, Statistica Medica, Superstudio, Veralab, WI Legal – e i partner che hanno contribuito con il loro lavoro alla realizzazione dell’evento 3D Produzioni, Anteo Palazzo del Cinema, Enrico Bartolini, Country Lab, Mirtillo Catering, Congress Service e molti altri.

Insieme alle onlus sono state individuate delle attività specifiche da finanziare. Con EMERGENCY sosterremo il centro di maternità di Anabah che rimane l’unica struttura specializzata e gratuita nella zona del Panshir che offre assistenza ginecologica, ostetrica e neonatale, così come servizi di pianificazione familiare e contraccezione.
“Il 15 agosto il mondo si è svegliato. EMERGENCY non ha lasciato e non lascerà l’Afghanistan. Il silenzio non deve calare sui 39 milioni di afgani rimasti nel Paese. Siamo convinti che la società civile possa e debba giocare un ruolo fondamentale: mostrare la propria solidarietà nei loro confronti e tenere alta l’attenzione su quella che rischia di
diventare una crisi umanitaria di portata devastante. Proprio per questo, vogliamo ringraziare calorosamente la rete Le donne per le donne per la loro attività,” ha dichiarato Chiara Bardelli, Ufficio umanitario di EMERGENCY
Con Fondazione Pangea Onlus aiuteremo le attività di microcredito ed empowerment, delle case rifugio e anche la scuola per bambini e ragazzi sordi rimasta aperta.
“La mobilitazione della società civile, donne e uomini, è importantissima per non fare dimenticare quello che sta succedendo in questo momento in Afghanistan. Pangea in diciotto anni di lavoro ha fatto un percorso con le donne, un percorso di consapevolezza dei propri diritti, di emancipazione economica e sociale. Abbiamo fatto promesse che ora non possiamo deludere ma per mantenerle abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Pangea sta continuando a lavorare in Afghanistan, ha ascoltato i bisogni delle donne e dei loro figli e aperto a Kabul diverse case rifugio segrete per dare loro vitto alloggio e protezione: in questo momento di difficile transizione è importante avere un luogo in cui sentirsi protetti e provare a ricominciare a vivere. Non le lasciamo sole. Non lasciateci soli!” ha dichiarato Luca Lo Presti, fondatore e Presidente di Fondazione Pangea Onlus.
Infine con CISDA finanzieremo il centro di assistenza legale a Mazar-e-Sharif per donne vittime di violenza (purtroppo al momento chiuso) e l’aiuto agli sfollati interni.

Noi donne afghane
La serata è stata anche l’occasione di fare informazione per tenere alta l’attenzione sulla questione afghana, sui diritti umani e su quelli delle donne che è anche il terzo obiettivo della rete Le donne per le donne. La fotografa ventisettenne Roya Heydari, voce critica che ha sempre raccontato il paese spingendosi nelle provincie più remote per documentare la vita degli ultimi e Zahra Ahmadi 32 anni, che come molte altre giovani imprenditrici ha dovuto abbandonare la sua attività all’arrivo dei Talebani a Kabul, sono state le due ospiti d’onore dell’evento. Roya e Zahra sono anche tra le protagoniste di Noi Donne Afghane documentario prodotto da 3D produzioni soggetto di Didi Gnocchi, regia di Sabina Fedeli e Anna Migotto di cui durante la serata è stata presentata una sintesi.
Otto donne afgane, tutte in prima linea nella battaglia per la libertà, di pensiero, di educazione, di movimento, di lavoro, di espressione. Hanno tentato di cambiare il loro paese, e in tanti campi ci sono riuscite, soprattutto nelle grandi città. Il loro racconto va oltre gli stereotipi: non è vero che l’Afghanistan era libero dai Talebani, che in molte
provincie dettavano legge, ma è altrettanto vero che quella afghana non era una società fatta solo di burka, ma anche di lotte contro il patriarcato, la corruzione e le diseguaglianze. Queste donne hanno creduto in un Paese moderno, aperto, inclusivo ma la presa totale di potere da parte dei talebani, ha interrotto violentemente questo percorso e oggi sono le attiviste a pagare caro il loro impegno. Alcune sono state costrette ad abbandonare la patria per sfuggire
alle ritorsioni, altre hanno scelto di restare nonostante tutto. Zarifa Ghafari era la più giovane sindaca, sfuggita a sei attentati; Sahraa Karimi, prima donna a dirigere l’Afghan Film Organization; Roya Heydari, fotografa e filmaker fondatrice di un’agenzia media e attivista per i diritti umani. Mahbouba Seraj, uno dei più influenti personaggi del 2021 – secondo Time – continua proteggere le donne vittime di violenza a Kabul; Pashtana Durrani, nascosta in una località segreta vicino a Kandahar difende il suo lavoro di educatrice. Otte storie narrate dalle protagoniste. Voci che chiedono di essere ascoltate, in nome di tante altre senza voce. Un racconto duro, critico ma anche pieno di nostalgia
per il loro meraviglioso paese e per dire: siamo come voi, abbiamo gli stessi sogni, le stesse paure, gli stessi desideri. Non dimenticateci.


Noi Donne Afghane sarà visibile all’Anteo Palazzo del Cinema, in piazza XXV Aprile, 8 a
Milano, martedì 26 ottobre alle ore 18.30.
Prenotazione obbligatoria https://anteo.spaziocinema.18tickets.it/film/11828.

Iniziative future
La seconda iniziativa, Solidarity Fine Art, A Natale dona una Fotografia, nasce dalla collaborazione tra Le donne per le donne e l’Associazione Donne Fotografe e si propone di raccogliere fondi durante il periodo prenatalizio, dal 27 ottobre al 27 Novembre.
Per questa occasione le fotografe hanno deciso di costruire una serie fotografica attorno alla vita delle donne: dall’oriente all’occidente, dal passato al presente, dalla documentazione alla rappresentazione più concettuale e sensoriale è la donna ad essere il soggetto presente nella sequenza. Le fotografie, stampate su carta Hanhemuhle Fine Art Baryta in formato 30×40 accompagnate dalla certificazione firmata dall’autrice e inviate a casa dell’acquirente tramite spedizione professionale, saranno messe in vendita al prezzo speciale di 150 euro sul sito www.donnefotografe.org

Un’ altra iniziativa di raccolta fondi è prevista a gennaio 2022 attraverso un evento a livello nazionale che coinvolgerà le sale cinematografiche di diverse città con una serata incontro/proiezione.

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