Con la Giornata Internazionale per l’Aborto Sicuro, che si è celebrata il 28 settembre, la campagna My Voice My Choise ha raccolto molte adesioni, superando, in 10 Paesi europei, le 600mila firme. C’è tempo fino ad aprile del 2025 per raggiungere l’obiettivo di un milione di firme.

“My Voice, My Choice: For Safe And Accessible Abortion” (La mia voce, la mia scelta: per un aborto sicuro e accessibile) che ha come obiettivo principale, spiega l’associazione Luca Coscioni (tra i promotori in Italia, con altre 200 organizzazioni), “quello di istituire un meccanismo di finanziamento specifico dedicato a garantire a tutte le donne e le persone dell’UE l’accesso ai servizi di aborto e all’assistenza sanitaria riproduttiva. Il fondo dell’UE sosterrebbe le persone nei Paesi in cui l’aborto non è disponibile, come in Polonia e a Malta, e in cui non è gratuito, come in Austria e in Germania, nonché nei Paesi in cui l’aborto è legale ma non facilmente accessibile, come ad esempio in Croazia e in Italia. Inoltre, il programma sosterrebbe le donne delle comunità emarginate che in alcuni Paesi non hanno accesso all’assicurazione sanitaria e a cure abortive sicure. Non impatterebbe sulla legislazione nazionale.”