COMUNICATO STAMPA del 9 giugno

Lo abbiamo detto tante volte, quando parliamo di violenza di genere siamo di fronte a un fenomeno strutturale, che non ha nulla di emergenziale ma che è frutto di una cultura patriarcale fortemente radicata nel nostro paese. Per questo vogliamo sottolineare che l’approccio, scelto dal governo per il ddl approvato ieri, non sarà sufficiente.

Servono risorse, mirate alla formazione, al potenziamento dei centri antiviolenza e al supporto delle donne nei percorsi di fuoriuscita. Serve introdurre in modo strutturato, fin dalle scuole, una educazione affettiva e alle differenze che possa sradicare stereotipi basati sul genere. Contiamo che vi sia apertura e ascolto, delle realtà politiche e di quelle sociali che operano sui territori perché il testo si arricchisca del contributo di esperti ed esperte.
Si parta dall’esperienza di chi ogni giorno è impegnato e impegnata in questo senso, chi conosce il fenomeno nelle sue peculiarità, si valorizzino le professionalità e si lavori per avviare finalmente quella rivoluzione culturale senza la quale la cultura del possesso continuerà a mietere vittime.

A dichiararlo è la Casa internazionale delle donne, commentando l’approvazione avvenuta ieri sera del ddl antiviolenza sulle donne.