basta29 maggio 2016 – Duecento fiaccole illuminarono la fiaccolata a Ponte Galeria per Sara di Pietrantonio, uccisa dal suo ex. UDI Monteverde era presente per porgere il sostegno della sue donne alla famiglia.

In tono sommesso, essendo la stampa impegnata in ben più importanti notizie, leggiamo in cronaca che il 7 aprile prossimo si terrà la prima udienza del processo a Vincenzo Paduano, reo confesso per “l’omicidio” (! il termine “femminicidio” ancora fatica ad entrare nel lessico della stampa!) della sua ex-fidanzata Sara Di Pietrantonio (29 maggio 2016). Due altre udienze si terranno il 10 aprile e il 5 maggio, in quest’ultima il GUP Gaspare Sturzo emetterà la sentenza.

Sara era una studente di 22 anni. Dall’inchiesta è emerso con chiarezza come la relazione tra Sara e Paduano, durata un paio di anni tra alti e bassi, si sia poi trasformata da parte di lui in qualcosa di morboso, da cui Sara ha deciso di uscire. Infatti, anche dopo la fine della relazione, Paduano non cessava di perseguitare Sara con mail, chat e sms. Quell’orribile 29 maggio 2016 lei tornava a casa in auto. Paduano, che aveva seguito tutti i suoi movimenti, ha atteso il luogo adatto per bloccarle il passaggio, è entrato nella sua auto e l’ha minacciata. Lei ha tentato di fuggire, ma nessuno dei passanti l’ha aiutata, neanche chiamando le forze dell’ordine. Quindi lui l’ha raggiunta, l’ha strangolata e le ha dato fuoco. L’autopsia ha indicato che a quel punto Sara era già morta, ma questo l’aggressore non poteva saperlo.

A parte la perplessità sui tempi di istruzione del processo (10 mesi? per un femminicidio orribile e conclamato!) apprendiamo con soddisfazione che l’accusa contestata, come richiesto dal pm Maria Gabriella Fazi, è di “omicidio volontario aggravato e premeditato”. Sulla premeditazione si è infatti (incredibilmente!) perfino discusso, nonostante la tanica di benzina che Paduano si era procurato (a suo dire per “bruciare la macchina”) e i suoi post su Facebook due ore prima dell’omicidio (“quando il marcio è radicato nel profondo ci vuole una rivoluzione, tabula rasa. Diluvio universale”). Inoltre Paduano non sarà sottoposto ad accertamenti di natura psichiatrica, a conferma del fatto che si tratta di una persona che, capace di intendere e di volere, ha deciso in piena coscienza e con premeditazione di vendicare con questo orrore la libera decisione di Sara di interrompere la relazione. Negativo invece il giudizio sulla decisione del GUP Gaspare Sturzo di tenere il processo “con rito abbreviato”, modalità che, in caso di condanna, prevederebbe lo sconto di un terzo della pena.

Come se l’uccidere in modo così orribile una donna autodeterminata che ha deciso di interrompere una relazione, evidentemente insostenibile, possa avere sconti.

UDI Monteverde – Le Responsabili  Marina Patriarca Carla Cantatore

“Non compriamo i prodotti la cui pubblicità discrimina e offende le donne”
 
“Io non compro Golden Lady,  Omsa, SiSi, Filodoro, Philippe Matignon, NY Legs, Hue, Arwa fino a quando tutte le operaie OMSA di Faenza non verranno riassunte”

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