Sarà presentato a San Giorgio a Cremano (Napoli), lunedì 27 febbraio, alle 16.30, l’ultimo libro di Giuliana Cacciapuoti “Donne musulmane: un ritratto contro stereotipi e  luoghi comuni”, presso la biblioteca comunale “Sac. Giovanni Alagi” di San Giorgio a Cremano (via Cavalli di Bronzo 20 – Villa Bruno). Il dibattito sarà introdotto dalla responsabile della biblioteca, Angela Mormolino. Ne discuteranno con l’autrice  Maria Pia Cacace, dell’AIB Campania, Chiara Guida, dell’associazione “Donne di carta” e Silvia Campanile dell’associazione “Leggere per”. Il libro è scaricabile gratuitamente dal sito dell’autrice.


Giuliana Cacciapuoti, docente, studiosa e divulgatrice di cultura e civiltà araba e islamica offre nel suo ultimo libro “Donne musulmane: un ritratto contro stereotipi e  luoghi comuni” uno studio denso di elementi storici, culturali e di costume di quello che è il mondo complesso delle donne musulmane.

Le pagine, con un ampio corredo iconografico, vogliono portare alla luce una realtà assai poco conosciuta in Occidente, anche perché oscurata da uno sguardo parziale e ancora segnato tanto dall’eurocentrismo quanto dal paternalismo. Lo stesso sguardo delle donne occidentali, del resto, si è reso spesso complice di un approccio neo-coloniale verso le donne musulmane.

L’obiettivo dell’autrice è invece quello della studiosa che indaga senza pregiudizi per squarciare il velo del conformismo e dei luoghi comuni. Lo fa anche portando alla luce figure di forte personalità. Si scopre così che la storia dell’Islam vede protagoniste fin dalle origini  donne che si sono battute per affermare il loro punto di vista. Oggi sono molte quelle che si battono per la più generale libertà femminile e per i diritti umani in paesi dove la religione viene usata come strumento di oppressione politica, sociale e di genere.  

Non è un caso poi se non sono poche le donne che hanno avuto ruoli di primo piano nei movimenti arabi anticoloniali del XX secolo, così come quelle che oggi si battono contro regimi oppressivi nati dopo dalla decolonizzazione. Queste donne – ed è questo un punto centrale del libro –  lottano forti della loro identità di  musulmane, per affermare il principio di parità e uguaglianza tra i generi che si desume da insegnamenti del Corano poi sopraffatti da usanze e strutture sociali preislamiche. Costrutti, come la Sharia, di cui si evidenzia la matrice umana e non certo divina, che in epoca moderna si rivelano funzionali alla conservazione di un preciso ordine sociale. Un fenomeno che non è affatto esclusivo delle società islamiche. Anzi, a ben vedere sono sorprendenti le analogie con i modelli patriarcali occidentali e con il relativo stato di subalternità imposto alle donne.

Il libro vuole essere un utile strumento di conoscenza aperto a un pubblico non specialista senza per questo essere leggero. Una lettura che disvela letteralmente il mondo delle donne musulmane, che non è affatto un mondo silente e sottomesso ma è ricco di figure di primo piano nella cultura, nel pensiero e nella vita sociale e politica come non si sospetta nemmeno nel senso comune occidentale. Si squarcia dunque un velo grazie a uno sguardo che, come anticipa il titolo, va oltre gli stereotipi e ci fa capire il ruolo e la presenza femminile nel mondo arabo e islamico.  Non solo un testo godibile ma un vero e proprio strumento di conoscenza che aiuta a creare ponti e connessioni tra il genere femminile e le lotte per l’ emancipazione di realtà solo apparentemente distanti.