E la chiamano estate e la chiamano pace.

Cosa hanno fatto quelle genti per meritare una vita così precaria, così tanto dolore, per vedere persa ogni possibilità di casa e lavoro, di vita?
Un giorno ci spiegheranno, se mai avranno questo coraggio, a cosa gli è servita questa guerra. E’ una notte d’ estate che mi ricorda il profumo degli oleandri ad agosto e il primo bacio al mare, un ragazzino con la camicia fresca di bucato e magari era sapone di Aleppo.Ero felice e ci aspettavamo cose da grandi come tutti i ragazzini del mondo, che ancora non sanno quali mostri girano indisturbati a giocare con la vita degli altri.Noi, la generazione che non ha vissuto la guerra…nata dopo.E la chiamano estate e la chiamano pace.
Doriana Goracci