In occasione della Giornata internazionale della donna, l’UNESCO lancia l’iniziativa Make the News (WMN) che si propone di avviare uno scambio globale sull’importanza e la necessità di indicatori di genere per le organizzazioni dei mediaQuindici anni fa la [Dichiarazione di Pechino->http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/17/0821_Dichiarazione_di_Pechino.pdf] e la Piattaforma d’azione, adottata alle Nazioni Unite durante la IVa Conferenza mondiale sulle donne, ha evidenziato il ruolo fondamentale dei media per promuovere la parità di genere in tutte le sfere.

L’UNESCO e i suoi principali partner internazionali, evidenziando il ruolo dei mezzi di comunicazione per raggiungere gli obiettivi della Dichiarazione, si sono chiesti se i media possano essere considerati solo meri trasmettitori di informazioni relative alla parità di genere o se invece non debbano essere considerati parte attiva nell’attuazione della Dichiarazione di Pechino.

L’UNESCO, insieme ai suoi partner, invita pertanto associazioni professionali, sindacati della stampa, donne e uomini che lavorano nei media e rappresentanti della società civile a [ condividere best practices relative alla parità di genere nei media e nei contenuti multimediali->http://www.unesco-ci.org/cgi-bin/wmn/add.cgi?d=1] e ad avanzare proposte su come misurare la sensibilità dei media alle questioni di genere in tutti gli aspetti della loro attività.

Giornali, radio, televisioni online e offline sono poi sollecitati a produrre programmi ad hoc per sensibilizzare media e società civile sull’importanza dei temi legati all’eguaglianza di genere e alla Piattaforma di Pechino (non solo nell’informazione) affidando a giornaliste e reporter donne la responsabilità editoriale della redazione per tutta la durata della campagna WMN.

La necessità richiamare l’attenzione del mondo dell’informazione sulla parità tra i sessi emerge con forza anche dal quarto [ Global Media Monitoring Project->http://www.whomakesthenews.org/news/2010-preliminary-report.html], il più grande studio a livello globale sulla presenza delle donne nel mondo dei mezzi di informazione.

Nell’ambito di questo progetto, lo scorso 10 novembre, sono state monitorate le notizie trasmesse/pubblicate dai principali mezzi di comunicazione di 130 paesi con [risultati->http://www.whomakesthenews.org/images/stories/website/gmmp_reports/2010/gmmp_2010_preliminary.pdf] (disponibili in inglese) che, pur evidenziando un generale miglioramento rispetto a quelli raccolti nel 2005, rimangono sconfortanti: ad esempio solo il 16% dell’intera massa di notizie analizzate ha come soggetto una donna, era il 10% nel 2005.
_ Sebbene le donne abbiano conquistato un ruolo importante nella formazione dell’opinione pubblica, rispettivamente l’81 e l’82% degli esperti intervistati e dei portavoce risultano essere ancora uomini.

Particolarmente opportuna appare quindi la riflessione dell’UNESCO sullo stato di attuazione della Piattaforma di Pechino se ai temi che questa individuava come centrali, secondo il Global Media Monitoring Projecti media dedicano solo l’1,5% del loro spazio informativo.