Dopo anni sembra arrivato il vaccino per la Rai contaminata dal virus malefico della tv spazzatura fatta di pupi e pupattole… di ricette di cucina… di morbosi untuosi specialisti dell’esaltazione della “normalizzazione” di notizie e fatti. {Vieni via con me} – in prima serata su Rai 3, sottraendo spettatori al Grandefratello e conquistando all’ascolto ben 8 milioni di italiani – ha dimostrato che si può fare buona televisione, rimettendo al centro il valore della libertà e della dignità umana. Una trasmissione che parla di cultura e politica fuori dalla paura di non disturbare “il manovratore”. Una trassmissione bella e pulita perché fuori degli opportunismi della “zona grigia”. Una trasmissione che parla chiaro come solo rigore e onestà intellettuale possono fare.

Saviano e Benigni e tutti gli ospiti della serata ci hanno messo dentro integra la loro {{passione civile}}. Sono riusciti a rimettere in moto capacità di analisi e di critica, smascherando la favola della virtualità dominante dove nel voto di scambio la menzogna è spacciata per verità. E anche un Fabio Fazio emozionato trasmetteva in libertà l’emozionalità della bellezza della libertà.