La Rassegna di musica al tramonto al Museo Nitsch, alla sua III Edizione, iniziata a metà giugno  continuerà fino a settembre al Museo Nitsch.  Domenica 23 luglio ci sarà il concerto dei Gatos do Mar presso la terrazza del Museo Nitsch, a Vico Lungo Pontecorvo  29/d, nei pressi di Piazza Dante. L’ingresso è alle 19.  Un aperitivo  e la  visita al museo aprirà la serata e alle 19,30 inizierà il concerto.  GATOS DO MAR  con Annalisa Madonna: Voce – Gianluca Rovinello: Arpa – Pasquale Benincasa: Percussioni

I Gatos do mar sono un eclettico trio formato dal canto unico e inconfondibile di Annalisa Madonna, ex voce dei Vox Populi e dei Kantango, e dall’eclettica arpa di Gianluca Rovinello. Incontratisi per caso nel 2012 e uniti dall’amore per la saudade brasiliana e il blues, il duo ha iniziato un viaggio ascoltando il richiamo del mare, attraversando l’oceano tra jazz e folk, bossanova e fado.
Dopo due anni di concerti in club e locali italiani, e la registrazione del disco “Io pretendo dignità” per Amnesty International, esce del 2015 “La Zattera”, disco di esordio dei Gatos do mar.

“La zattera” è “un disco che respira di linguaggi multipli e di ritmi che si rincorrono”: Gianni Valentino (Repubblica), “sospeso tra jazz e canzone, blues e fado, prendersi sul serio e prenderla con ironia”: Federico Vacalebre (Il Mattino)
Un’arpa che diventa una zattera per viaggiare ed esplorare nuovi mondi…
Questa è la genesi di questo disco di esordio dei Gatos do Mar, che raccoglie le esperienze maturate nei live fondendole con una ricerca talvolta anche azzardata su due strumenti, arpa e voce, dalle molteplici potenzialità. Il tutto con una elegante ironia, con una voglia di divertire e divertirsi, estrapolando l’arpa da quel ruolo classico o arcaico a cui l’immaginario comune l’associa.
Dai ritmi latini al blues, dalla tradizione popolare italiana al jazz statunitense, la “zattera” viaggia e porta con se le sue storie. Alcune serie e profonde, come il singolo “Salamastra”, dedicato alla pietra di sale dell’isola di Capri che come un ricordo risorge dalle ceneri, o “Ciore”, cantato in lingua napoletana, e dedicato alla tenacia e la forza della ginestra; altre ironiche, come “Gioca con me”, “Canterò” e l’esilarante e originale “1,93cm blues”, piccole storie di vita diventate note, e “Valerie”, dedicata all’amica che ha sempre la parola giusta al momento giusto.
Ma non mancano momenti più intimi. come la splendida “Catania”, un poema su uno strano incubo, e “Insolito”, incontro tra l’uomo di ieri e quello di oggi.
A completare il disco due cover: il divertente choro di Adorian Barbosa “Tiro ao Alvaro” che medita su come uccidere il proprio marito, e lo standard jazz “Ain’t Misbehavin’” di Fetz Waller, le promesse della brava moglie al marito. Anche in questo caso è l’ironia la corrente che trascina la zattera