the sahpe of water – Venezia

il Leone d’oro per il miglior film, il premio più importante del festival, è andato a The Shape of Water di Guillermo del Toro. The Shape of Water è ambientato nel 1962 durante la Guerra Fredda: racconta di una donna delle pulizie, interpretata da Sally Hawkins, che scopre nel laboratorio governativo in cui lavora un esperimento su una primordiale creatura amazzonica. L’incontro porterà a un rapporto sessuale e sentimentale: come l’ha definito il regista, è una sorta di favola con un messaggio rivolto ai nostri tempi, «scegliere l’amore anziché la paura».

I premi principali del festival del cinema di Venezia

Leone d’oro per il miglior film: The Shape of Water di Guillermo del Toro

Gran premio della giuria: Foxtrot di Samuel Maoz

Leone d’argento per la miglior regia: Xavier Legrand per Jusqu’à la gard

Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Charlotte Rampling per Hannah

Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile: Kamel El Basha per L’insulte

Miglior sceneggiatura: Martin McDonagh per Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Premio Marcello Mastroianni (a un attore emergente): Charlie Plummer per Lean on Pete

Premio speciale della giuria: Sweet Country di Warwick Thornthon

Miglior film della sezione Orizzonti: Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli

Premio Leone del futuro per la miglior opera prima: Jusqu’à la garde di Xavier Legrand

 

La giuria che ha assegnato i premi principali era presieduta quest’anno dall’attrice statunitense Annette Bening e ne facevano parte: la regista e sceneggiatrice rumena Ildikó Enyedi, il regista messicano Michel Franco, il regista Edgar Wright, il regista cinese Yonfan, il critico cinematografico David Stratton, e le attrici Rebecca Hall, Anna Mouglalis e Jasmine Trinca. Durante quest’edizione del festival sono stati assegnati anche due Leoni alla carriera, a Jane Fonda e a Robert Redford, prima della proiezione di Le nostre anime di notte, il loro film fuori concorso.

Durante la cerimonia sono stati anche assegnati dei premi per la Miglior storia in realtà virtuale (a Bloodless), per la Miglior esperienza in realtà virtuale (a La camera insabbiata) e per la Miglior realtà virtuale (a Arden’s Wake).

Il film The Prince and the Dybbuk ha vinto il Premio Venezia Classici per il Miglior documentario sul cinema; il premio per il Miglior film restaurato è andato a Idi Smotri. Il Premio per il Miglior cortometraggio è andato a Gros Chagrin. Il premio per il Miglior attore della sezione Orizzonti a Navid Mohammadzadeh, quello per la Miglior attrice della sezione orizzonti a Lyna Khoudri. Il premio per la Miglior regia della sezione Orizzonti l’hanno vinto Bedoune Tarikh e Bedoune Emza per il film Vahid Jalilvand.