Ho dato alla luce il mio bellissimo bambino a settembre di quest’anno
all’ospedale Civile di Venezia. Avevo fatto tutti gli esami per l’epidurale e
appena entrata in ospedale avevo comunicato questa mia scelta al medico di
guardia. Ma l’analgesia mi è stata negata pur sottoponendomi a un trattamento di ossitocina via flebo.Trattamento che al momento della somministrazione mi è
stato presentato come “qualcosa che mi aiutava a spingere”.

La rabbia e l’indignazione che sto provando ora che la sbornia da felicità
per il mio cucciolo è passata, mi sta dando la forza e il coraggio per
combattere. Per dire basta a questo trattamento indegno che le partorienti
italiane subiscono nei pubblici ospedali.

Il primario di anestesia e rianimazione del Civile di Venezia, dal 2002 si
batte per il diritto delle donne che lo chiedono ad avere assicurato un parto
in analgesia. Dal 2002 il dottor Maurizio Morgantin è solo in questa battaglia
di civiltà, boicottato dai colleghi e ignorato dalla regione Veneto che a
Venezia non stanzia un euro per l’analgesia epidurale.

I pochi fondi che ci sono provengono dal Casinò di Venezia e sono stanziati
grazie alla cocciutaggine del dottor Morgantin.

Io e una mia amica, Leonilde Scarciafratte, stiamo tentando di diffondere
questa petizione:
[http://www.firmiamo.it/analgesiaepiduralegratuitaegarantita->http://www.firmiamo.it/analgesiaepiduralegratuitaegarantita]

Di dar voce alle donne in questo blog
[http://epidurale.blogspot.com/->http://epidurale.blogspot.com/]

E di organizzarci in un gruppo “epidurale garantita e gratuita” per ora
attivo solo su facebook.

{{PS}}

Il trattamento che le donne venete subiscono è indegno e fuori dalla
legge, visto che l’articolo 1 della legge regionale n25/2007 recita:

1. Nel rispetto del diritto di libera scelta della donna sulle modalità e
sullo svolgimento del parto, la Regione del Veneto con la presente legge
favorisce il parto fisiologico, promuove l’appropriatezza degli
interventi,
anche al fine di ridurre in modo consistente il ricorso al taglio cesareo,
e
riconosce ad ogni donna in stato di gravidanza il diritto ad un parto
fisiologico che le eviti o le riduca la sofferenza usufruendo gratuitamente
di
tecniche antalgiche efficaci e sicure ed in particolare della
partoanalgesia
epidurale.