Milano, 9 setembre 2011. Rasato, tatuato, palestrato, sui 35 anni: è l’identikit
dell’uomo che la sera del 7 settembre, intorno alle 23, ha pestato una donna lesbica
di 29 anni, in un ristorante di via Raffaello Sanzio, a Milano. “E’ l’ennesimo caso
di violenza omofobica,” spiegano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau,
co-presidenti del Gruppo EveryOne, “un fenomeno gravissimo che nasce da un
rifiorire, in Italia, della cultura dell’intolleranza. La donna è stata insultata e
coperta di pugni al volto, senza che nessuno dei clienti del ristorante
intervenisse, salvo alcune amiche della vittima.

Questo drammatico episodio va
sommato alle violenze e intimidazioni che colpiscono nel nostro paese migranti, Rom
ed ebrei. Basta effettuare una rapida ricerca su google per comprendere la frequenza
e la gravità delle aggressioni”.

La vittima è stata curata in ospedale, quindi ha
presentato denuncia in questura. “In Italia mancano programmi che educhino i giovani
e tutta la popolazione al rispetto delle minoranze e alla tolleranza reciproca,”
proseguono gli attivisti, “mentre politici e personaggi pubblici continuano a
diffondere ideologie omofobe e razziste, ignorando le leggi nazionali ed europee che
proteggono le minoranze e promuovono l’uguaglianza.

A cosa servono le parole del
Commissario europeo per i Diritti Umani Thomas Hammarberg, che nel rapporto
sull’Italia diffuso alcuni giorni fa ha denunciato il clima di intolleranza e le
violenze causate dal pregiudizio, se non si attuano piani istituzionali per
combattere tale escalation di odio razziale e di genere?”

Il Gruppo EveryOne ha inoltre trasmesso una raccomandazione alla Procura della
Repubblica di Milano e alle autorità che indagano sull’aggressione della donna
lesbica: “Alcune sue amiche hanno potuto seguire l’aggressore fino alla fermata
della metropolitana Buonarroti, che è videosorvegliata. Chiediamo agli inquirenti di
analizzare senza indugi le riprese successive alle 23.30 della sera dell’evento.
Considerate le descrizioni dell’energumeno, non sarà difficile identificarlo e
rintracciarlo, evitando che colpisca ancora, spinto da un’omofobia che sembra non
conoscere limiti”.

– {{Per ulteriori informazioni}}:
[EveryOne Group->http://www.everyonegroup.com]