“Vogliamo farci anche noi narratrici della nostra storia” diceva Dacia Maraini nella prefazione al libro, in questi giorni riproposto da Il Mulino, sulle “Donne della Repubblica”.

Le raccontano le donne di Controparola (Paola Cioni, Eliana Di Caro, Elena Doni, Claudia Galimberti, Lia Levi, Maria Serena Palieri, Francesca Sancin, Cristiana di San Marzano, Federica Tagliaventi, Chiara Valentini) un gruppo di giornaliste e scrittrici nato nel 1992.

Impegnate in politica come Tina Anselmi, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Lina Merlin, Teresa Noce, Marisa Ombra, Camilla Ravera; giornaliste e scrittrici come Alba de Céspedes, Fausta Cialente, Ada Gobetti, Iris Origo, Renata Viganò; attrici famosissime come Anna Magnani; la sarta Biki, Elvira Lombardi; Giulia Occhini, la Dama Bianca che per amore di Fausto Coppi sfidò tutti. Sono loro le donne della Repubblica, quelle che dopo il 2 giugno del 1946 segnarono la storia dell’Italia che si lasciava alle spalle il fascismo e la guerra.

Dacia Maraini, nella bella e personale prefazione al libro, ci suggerisce una chiave di lettura per conoscere l’«agire temerario e audace» delle protagoniste del Novecento: «Ricordiamoci che la storia la raccontano sempre i vincitori […] Vogliamo farci anche noi narratrici della nostra storia, per ricordare […] che ci sono tante donne che hanno contribuito profondamente ai migliori cambiamenti del nostro Paese?»

AA.VV. Donne della Repubblica, Il Mulino, Bologna pp. 278