Amnesty International ha lanciato un appello alle autorità cinesi
chiedendo informazioni sulla sorte di Jamyang Kyi, una nota scrittrice e
musicista tibetana, arrestata il 1° aprile e il cui ultimo contatto con la
famiglia risale ormai al 7 aprile. L’appello on line puo’ essere
sottoscritto su www.amnesty.itL’organizzazione per i diritti umani teme che Jamyang Kyi sia vittima di
una sparizione forzata, possa subire torture e che la sua stessa vita sia
in pericolo.

Il 1° aprile {{Jamyang Kyi, produttrice televisiva per i programmi in lingua
tibetana}} della sede della tv pubblica della provincia del Qinghai, è
stata {{portata via dal suo ufficio a Xining da agenti della sicurezza}} in
abiti civili. Inizialmente detenuta presso l’Ufficio della sicurezza
pubblica di Xining, e’ stata trasferita, il 4 o 5 aprile, in una localita’
sconosciuta. {{Nei suoi confronti non e’ stata emessa alcuna accusa formale}}.

Fino al 7 aprile Jamyang Kyi e’ riuscita a mantenersi in contatto con la
famiglia attraverso il suo telefono cellulare, che pero’ da quel giorno
risulta spento. Durante due perquisizioni nella sua abitazione, gli agenti
di polizia avrebbero confiscato il suo computer e altri effetti personali.

Jamyang Kyi e’ {{estremamente conosciuta tra i tibetani per i suoi scritti
sulle tematiche di genere}}. Ha inoltre pubblicato tre album, che uniscono
il pop moderno alla musica tradizionale tibetana e nel 2006 ha girato gli
Stati Uniti tenendo concerti e svolgendo interventi pubblici.
_ Il suo [blog->http://www.tibetabc.cn/user1/jamyangkyi/index.html], è molto famoso
tra i giovani tibetani, sebbene non sia stato piu’ aggiornato da diversi
mesi prima della sua detenzione.